Recensioni di The Journey Down: Chapter One

Un gioiello del genere di avventure grafiche. Musiche meravigliose!

Belle grafica, musica e storia. Giusto un po' troppo semplice il sistema di controllo. Peccato per la divisione in capitoli... attendere il secondo sarà snervante

Stile afro-caraibico, molto orginale in grafica, musiche e storia. Bwana è assolutamente 'carismatico! Come molti altri recensori sono rimasto deluso dalla durata: troppo breve... e non sono un fan delle avvenutre lunghissime... . Sto già scaricando il secondo episodio.

Primo capitolo di una bella avventura grafica vecchio stile, dal sapore jamaicano e dalla trama intrigante ed ilare quanto basta per annoverarla tra quei titoli che propongono al giorno d'oggi revival ben riusciti, tali da fungere da macchina del tempo verso le vecchie glorie videoludiche. Peccato per la brevità, ma si tratta comunque del primo capitolo (che ho impiegato 3 ore per finire) e che ci lascerà con il fiato sospeso in attesa del secondo (che dovrebbe uscire a breve proprio in questo mese), del quale avremo un assaggio quando termineremo l'avventura grazie all'apparizione di un collegamento nel menù principale al dietro le quinte di questa bella produzione indie. Insomma, belle le ambientazioni, belle le musiche raggaeggianti, fantastici i personaggi e i loro accenti (il gioco è tutto in inglese e richiede una conoscenza dello slang abbastanza avanzata, visto che il protagonista è un rastafariano dallo strano accento anglo-africano che io personalmente ho adorato ed il resto del cast segue questa vena black). Begli enigmi, abbastanza semplici ma divertenti e soddisfacenti. E non manca un pizzico di ironia sui puzzle, visto che il nostro personaggio è fondamentalmente un cazzone al quale non frega una ceppa di arrovellarsi su questi ultimi, con risultati comici sugli esiti di altrimenti cervellotici enigmi classici. Di certo non deluderà gli amanti del genere. Aspetto con ansia il secondo capitolo.

Bel gioco divertente, un classico delle avventure grafiche e un omaggio ai vari titoli che hanno fatto il genere. Bellissima la colonna sonora, un po' troppo corto! I sottotitoli in inglese un po' troppo veloci, non di facile comprensione per chi non mastica bene l'inglese.

Avventura grafica vecchia scuola (un punta e clicca dei più lassici) ad episodi. Stile grafico originale ed enigmi ben strutturati ma che spesso richiedono l'utilizzo della logica parallela/trasversale. Prezzo contenuto e durata di ogni episodio nello standard. Merita un'occhiata da parte degli appassionati del genere.

Esilarante, originale, punta&clicca old style, enigmi logici. L'unica pecca? Troppo corto. Ora vediamo come si comporta il 2!

Gioco consigliato, stile grafico e sonoro azzeccatissimi, i riferimenti alla cultura afro e caraibica sono spesso al vetriolo, pungenti e ironici. Bei puzzle e ed enigmi L'unica pecca è che il gioco è veramente corto I advise you to to play this game: great graphic style and soundtrack. The links to afro and caribbean culture are ironic and very sharp, nice puzzles and enigmas. Shamefully the game is very short

L'ispirazione a Grim Fandango è evidente e con sincerità avrei preferito si evitasse, alcuni riferimenti sono troppo palesi, direi quasi copiati: [spoiler] l'ascensore che deve essere fermato a metà corsa per uscire da lì, la zona portuale e il fingersi un marinaio per imbarcarsi sulla nave, il compagno meccanico, persino l'aeroplano modificato mi ha fatto pensare all'auto di Glottis. [/spoiler] Non è peccato ispirarsi a un'avventura molto amata però mi è sembrato un modo sbagliato di farlo. Gli enigmi sono facili, non c'è sfida, bisogna solo fare molta attenzione a guardare bene da ogni parte. La grafica mi piace, ma i soggetti visivamente stonano con lo sfondo delle scene. Durata troppo breve che causa un frettoloso modo di servire la trama senza giustificare alcune scelte. Personaggi stereotipati. Nonostante tutto sa intrattenere e sa farti sorridere, ti invoglia a portarlo a termine. Ti lascia con la curiosità di vedere se nel secondo capitolo è stata migliorata qualcosa e hanno abbandonato il tentativo di emulare vecchie glorie per mostrare un'originalità che secondo me sono in grado di avere e dimostrare. Primo capitolo da prendere a prezzo scontato. Traduzione italiana amatoriale disponibile nella sezione Guide del gioco.

Avvertenza: pur essendo il gioco sottotitolato in INGLESE (unica lingua disponibile), i sottotitoli scorrono veloci e non si possono rallentare o fermare, per cui chi non conosce bene tale lingua perde molto nella comprensione dei dialoghi, e in una adventure questo è un difetto fondamentale. Altro 'difetto': la brevità, dato che questo è solo il primo capitolo dei tre previsti, secondo la moda attuale delle adventure a episodi. Questa moda a me non piace molto, perchè c'è sempre il pericolo di lasciarci, alla fine del gioco, con una sensazione di irrisolto: una cosa è, per es., la serie di Broken Sword o di Monkey Island, dove una puntata è esaustiva, conclusiva, ed un'altra cosa è, per es, Shadows on the Vatican o, appunto, questa adventure, dove la fine della puntata tronca di netto la trama. L'adventure è carina, caratterizzata da personaggi nonchè da atmosfera di ispirazione afro-caraibica. Gli enigmi sono stimolanti e non difficili. La grafica di buon livello, molto colorata, in accordo con il sapore canzonatorio e scanzonato che permea tutta l'adventure. Le musiche di sottofondo, anche esse in tema, accompagnano lo svolgersi della trama e non affaticano. La trama è buona, ma, essendo questo primo capitolo dei tre previsti molto corto, non ha il tempo di svilupparsi. Come regola mia generale, a prescindere da tutti gli altri aspetti, dò valutazione negativa per tutti i videogiochi per i quali la lingua è importante e che hanno un inglese problematico da comprendere: per tale motivo consiglio di aspettare magari una successiva ipotetica traduzione in italiano.