Tempo di gioco:
2318 minuti
Non mi è piaciuto molto.
La storia si sforza parecchio, accompagnata anche da pezzi musicali piacevoli, tipici da Visual Novel e che fanno sentire il lettore a loro agio, ma alla fine risulta troppo forzata e debole. Non è credibile, non nel senso che non siano credibili le questioni fantascientifiche di cui parla, ma a riguardo delle interazioni tra i protagonisti.
Ma andiamo per step. Inserirò qualche spoilerino per rendere organico il racconto.
Innanzitutto il plot principale. L’ambientazione è quella di una cittadina giapponese intorno al 2060 e l’umanità possiede una tecnologia più avanzata della attuale.
È stata realizzata una rete di piccioni robotici (in grado anche di duplicarsi a quanto pare, ma non viene mai spiegato questo aspetto) che solcano i cieli e permettono la trasmissione delle informazioni, come se fossero una nuvola di satelliti.
A un certo punto il sistema viene sabotato dalla scienziata che lo ha ideato e realizzato, accade un grosso incidente aereo nella cittadina di cui sopra e la rete di piccioni impazzisce assorbendo (mangiando) ogni tipo di segnale che viene emesso verso il cielo. Questo comporta l’impossibilità, da parte dell’umanità, di poter comunicare via etere: la radio, la televisione, internet, i voli… non esiste più nulla.
In questo clima noi ci ritroviamo nei panni del solo sopravvissuto di quell’incidente, in cui anche la madre e il padre sono state vittime, un ragazzo oramai adottato di nome Sora che capisce qualcosina di elettronica (più che altro dal punto di vista manuale più che teorico) e che decide di ripristinare le comunicazioni a favore dell’umanità realizzando un sistema di trasmissione radio che lavora su una particolare frequenza che disattiva i piccioni volanti, provocandone la morte.
Per raggiungere l’obiettivo verranno in aiuto una professoressa (Tsubaki), la sua sorellastra (Mizuki), il suo miglior amico e un’amica studentessa (Akina).
Insieme organizzano una trasmissione radio giornaliera, ma poco prima di mezzanotte di ogni giorno la radio capta spezzoni della medesima trasmissione, da loro mai realizzati e che parlano di eventi mai avvenuti, che sembra provengano dal futuro o forse da universi paralleli. Uno di questi spezzoni parla della morte del protagonista a causa della caduta di un satellite orbitante da lì a un paio di settimane.
Il gruppo decide di intensificare il numero di apparecchi che captano la loro trasmissione radio al fine di uccidere quanti più piccioni possibile e realizzare una finestra trasparente alle onde elettromagnetiche che permetta alla professoressa di inviare un segnale per modificare la traiettoria orbitale del satellite, onde evitare che precipiti e realizzare la premonizione (sempre se sia possibile).
Durante gli eventi Sora scopre che nel sito dell’incidente vive da sola e nascosta la figlia (Kaguya) della scienziata “terrorista”, la cui vita dipende dalla presenza dei piccioni nel cielo. Uccidendoli, pian piano lei perde le funzioni vitali ed è destinata ad andare incontro alla morte. Per Sora, che se ne innamora, nasce un dilemma.
Ora, la storia principale per la prima parte è molto interessante, almeno finché non si raggiunge il primo bivio delle scelte. Qui ci sono due diramazioni: una va direttamente alla route di Kaguya, mentre l’altra esplora il ramo delle route di Mizuki, Akina e Tsubaki.
Per capire meglio lo sviluppo della storia conviene lasciare la route di Kaguya per ultima, perché quello che accade con lei è molto legato al risultato della route di Tsubaki.
La storia principale assume maggior chiarezza seguendo prima Tsubaki e poi Kaguya.
Le altre due route (Akina e Mizuki) servono essenzialmente a trombare queste ultime due ragazze e seguendole la storia principale perde sempre più importanza fino a diventare un palcoscenico secondario. Sono route davvero brutte che distruggono quel poco di buono che le due ragazze avevano mostrato fino a quel momento.
Ma anche seguendo la strada della narrazione di base, quest’ultima rimane sempre piatta e abbastanza pilotata fino alla fine, con un finale che trovo davvero deludente.
Cioè, è molto carina la questione dei segnali dal futuro che gli stessi protagonisti a un certo punto si ritrovano a mandare indietro nel passato, ma nulla viene spiegato su come ciò sia possibile e questo rimane un aspetto troppo misterioso e magico.
Ma gli eventi finali e le decisioni mettono risalto alla pochezza e piattezza del protagonista Sora che, oltretutto, prende una decisione assolutamente stupida (senza scelte da parte del giocatore) nei confronti della sconosciuta Kaguya. La quale è un personaggio di una noia e piattezza unici: non è eccitante sessualmente, ha una voce (giapponese) orrida (una bambina impaurita di 6 anni), ripete sempre le stesse cose, è una vergine che non sa nulla del mondo e della vita, ma scopa come una cavalla in calore con tanti versi fastidiosi, in aggiunta. Non ha una storia, non ha caratteri particolari… eppure Sora si rimbecillisce come se la conoscesse da una vita. In realtà il trucco c’è (il legame delle menti), ma non basta per come sono rappresentati i due piatti protagonisti. È un legame che non provoca empatia e ingiustificabile, costruito con troppa fretta, su basi di argilla con protagonisti mediocri.
La OST triste degli eventi finali attenua la mediocrità del racconto, ma non la nasconde.
E poi c’è la parte peggiore dell’esperienza. Come al solito: gli eventi porno. Ho scaricato la patch 18+ per rimuovere le censure e i mosaici, ma come al solito, dal punto di vista estetico, le scene sono davvero brutte.
Per fortuna molte di esse non sono molto lunghe (purtroppo alcune sì, invece) ma si tratta sempre di sequenze in cui i due mandrilli parlano fin troppo (Sora dichiara che sta per venire, e 60 click dopo ancora non lo ha fatto e siamo costretti a leggere righe di “aaahhh, oooohhh, sìììì” oppure “lei mi lecca il … e sale pian piano rendendomi l’uomo più felice del pianeta” che poi si ripetono in continuazione: ma voi quando fate sesso pensate a ‘ste cazzate?). In 2-3 occasioni, inoltre, si tratta di scene gratuite che sono state inserite senza alcun senso, solo perché evidentemente hanno ritenuto che il lettore volesse vedere una vagina e un pene (in due scene disegnate da cani). E questo mi ha dato fastidio. Fuori luogo, soprattutto in un caso verso la fine.
Quando vedo queste cose mi viene voglia di schierarmi da parte della censura di Valve per questo tipo di prodotti: rovinano completamente la narrazione, che anche se mediocre/sufficiente, meriterebbe di avere un focus tutto suo, piuttosto che essere diluita in scene di sesso così brutte e stupide.
È uno di quei casi in cui mi servirebbe un semaforo giallo. In mancanza uso il rosso.
5.5/10
👍 : 5 |
😃 : 0