Painkiller Hell & Damnation
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75,72%

Valutazione

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Recensioni di Painkiller Hell & Damnation

Il male è tornato! Le potenze demoniache si manifestano sotto forma di una miriade di creature oscure, in lotta per il destino delle anime imprigionate nel Purgatorio.
ID applicazione214870
Tipo di applicazioneGAME
Sviluppatori
Publisher Prime Matter
Categorie Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Steam Cloud, Multigiocatore, Cooperativa, Schermo condiviso/diviso, Supporto Parziale del Controller, Remote Play Together, Classifiche di Steam, Carte collezionabili di Steam, Steam Workshop, Include l'editor di livelli
Generi Azione
Data di uscita31 Ott, 2012
Piattaforme Windows, Mac, Linux
Lingue supportate English, Japanese, French, Italian, German, Spanish - Spain, Polish, Czech, Hungarian, Russian

Painkiller Hell & Damnation
4 177 Recensioni totali
3 258 Recensioni positive
919 Recensioni negative
Perlopiù positivo Punteggio

Painkiller Hell & Damnation ha ricevuto un totale di 4 177 recensioni, con 3 258 recensioni positive e 919 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Perlopiù positivo".

Grafico delle recensioni


Il grafico sopra illustra l'andamento delle recensioni per Painkiller Hell & Damnation nel tempo, mostrando le variazioni dinamiche nelle opinioni dei giocatori man mano che vengono introdotti nuovi aggiornamenti e funzionalità. Questa rappresentazione visiva aiuta a comprendere la ricezione del gioco e la sua evoluzione.


Recensioni recenti di Steam

Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.

Tempo di gioco: 2561 minuti
[h1]DISCLAIMER[/h1] Nella valutazione di questo gioco sono compresi anche quasi tutti i DLC usciti, esclusi: "Digital Extras", "Multiplayer Body Skin Pack" e "Singleplayer Tarot Card Pack" [b]TRAMA[/b] (no spoiler) Per i fan di Painkiller la storia ha pochi segreti... Daniel Garner è il protagonista che perde la vita insieme alla moglie Catherine a causa di un incidente stradale, in una notte buia e tempestosa. Risvegliatosi nell'aldilà, parla con Eva e la Morte scoprendo che l'unico modo per ricongiungersi con la sua amata è mietere settemila anime. [b]COMPARTO TECNICO[/b] Il motore grafico del titolo di The Farm 51 è l'Unreal Engine 3, ovvero un codice di tutto rispetto ma che mostra inevitabilmente i segni dello scorrere del tempo. Le location Horror in pieno stile Painkiller (il capostipite, ovviamente) sono rispettate e rimodellate, nulla che faccia gridare al miracolo ma la resa non è malvagia. Strano che un engine abbastanza performante come l'UE3 soffra di così evidenti cali di frame, soprattutto nei frangenti più concitati. Buona la gestione della fisica, così come il sonoro fa la sua parte con una colonna sonora "pesante" (Hard Rock, Heavy Metal) rispettando la tradizione. Il doppiaggio in italiano è senza infamia e senza lode. [b]GAMEPLAY[/b] Fulcro del gameplay è senza dubbio lo shooting: orde di nemici che popolano lo schermo pronte a farsi sterminare. Ad arricchire l'arsenale ci sono un paio di armi molto interessanti, col fuoco secondario a dir poco esplosivo!!! La gestione dei tarocchi è più intuitiva, mentre resta carente l'I.A. [b]LONGEVITÁ[/b] "Il Patto" (la modalità Storia) dura circa 4-5 ore, molto interessante la modalità Sopravvivenza e gli altri livelli scaricabili, che aumenteranno il numero di ore dedicate a questo titolo. Il multiplayer online è praticamente scomparso, mentre in locale ci si può ancora divertire. [b]TIRIAMO LE SOMME[/b] Painkiller: Hell & Damnation ha il merito di far risollevare parzialmente un brand che le ultime uscite semi-ufficiali avevano quasi irrimediabilmente affossato. Ciò non significa che sia esente da lacune: in primis, se è vero che la trama non è uno dei punti di forza della saga, è innegabile che qui la parte finale è stata troncata lasciando un senso di incompletezza; in secondo luogo - ma non meno importante - la quantità di mappe rilasciate via DLC: troppe, anche perché la maggior parte di queste potevano essere incluse nella modalità principale e, quantomeno, far raddoppiare la durata della campagna singolo giocatore. Il titolo The Farm 51 è un FPS che non riesce ad emergere dalla marea di altri suoi simili, peccato perché le potenzialità per fare un gioco discreto c'erano tutte, purtroppo si è deciso di puntare solo sul marketing. Consigliato ai fan più sfegatati di Daniel Garner che hanno ancora l'amaro in bocca a causa dei vari Recurring Evil, Redemption e Resurrection. [b]VOTO[/b]: 6.25/10
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 103 minuti
Non ha bisogno di presentazioni, lo shooter per eccellenza, adrenalina, demoni e mostri e chi + ne ha + ne metta…altro? Provalo… È Painkiller…
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 378 minuti
bellissimo gioco, un miscuglio tra doom, fallout e devil may cry con una storia tutta sua, ma dopo il finale mi sarei aspettato un continuo ma che molto probabilmente non si farà mai
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 2717 minuti
HolySh1t! great remake of original PK, only for hardcore gamer, warning this game is not noob friendly. Make your choise.
👍 : 5 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 10747 minuti
Ottimo remake! Painkiller è sempre Painkiller anche se devo dire che le ambientazioni del primissimo Pk del 2004 seppur sono sempre le stesse, trasmettavano più ansia e c'era più atmosfera nonostante la vecchia ma buona grafica dei tempi. Un esempio sono i livelli Orphanage e Asylum che seppur presenti non riescono a trasmettere quella sensazione di angoscia che invece accusavo molto di più giocando al vecchio Pk nel 2004... Questo remake è sicuramente da avere se siete appassionati di Painkiller. Le mappe e i nemici sono sempre gli stessi ma ogni tanto ci sono dei piccoli cambiamenti e alcuni script innovativi e la storia è completamente nuova! Di certo quindi non ci si può annoiare. Unica pecca negativi sono i DLC che sono DAVVERO TANTI. Quindi se volete il gioco completo con tutte le mappe dovrete spendere alcuni soldini ma sono pochi se li acquistate durante i saldi. Beh da una parte non è carino avere solo una decina di mappe per la campagna mentre le altre 25 sono tutte da acquistare e comunque non sono nemmeno collegate tra loro, ma si tratta soltanto di livelli in Hd rifatti e sparsi in qua e in la senza filo logico o trama... Peccato anche che non è stato rifatto nessun livello di Painkiller Overdose che molti di essi erano molto carini e particolari. Sono invece presenti (sempre acquistando i dlc) alcuni livelli tratti da Painkiller Recurring Evil e da Painkiller Redemption che ahimè non hanno avuto tanto successo e i livelli stessi non sono nulla di che. Personalmente avrei preferito qualche livello in HD di Pk Overdose. Al di la di tutto visto che si tratta di un gioco in cui l'unica cosa che conta è sparare a tutto ciò che si muove per me il voto è più che positivo! Ottimo Remake del primo Pk e della sua espansione, non c'è che dire!!!
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 1552 minuti
Atmosfere suggestive, bellissime musiche, poche complicazioni, gioco diviso per livelli che possono essere iniziati e conclusi in breve tempo per chi non può seguire ore e ore qualche videogioco. Per quanto un po' datato resta per me uno dei migliori sparatutto, molto classico. Divertentissimi i mod.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 184 minuti
Un bel capitolo finale del remake che ha al suo interno la vera essenzaù Finalmente si ritorna agli antipodi in senso buono, ambienti evocativi al massimo, dopo tutti quei capitoli, che erano delle mezza espansioni, senza anime e li buttati solo per vendere. Questo merita davvero tanto.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 561 minuti
Divertente, colonna sonora fantastica. Giocato in singleplayer, merita. Durata del gioco circa 6 ore. Swag
👍 : 8 | 😃 : 2
Positivo
Tempo di gioco: 975 minuti
[h1]Pro[/h1] [b]Grafica:[/b] Finalmente un bel Painkiller con un altro motore grafico, ne hanno fatti 5 uguali identici per anni e anni. E a livello di grafica (Unreal Engine 3) hanno fatto un lavoro più che discreto, è molto godibile. [b]Gameplay:[/b] Il gameplay è sempre lo stesso, vecchia scuola dove dovrete uccidere ondate e ondate di nemici per proseguire nel livello. Rispetto ai vecchi Painkiller, hanno aggiunto una nuova arma, la "Soul Catcher". Arma apprezzata tantissimo, lancia delle lame col fuoco primario, e spara un raggio verde che vi permette di raccogliere le anime vicine col fuoco secondario. Altra cosa nuova è il boss finale. E' "ok", forse mi aspettavo un boss fight più epico. [b]Cooperativa:[/b] Finalmente la cooperativa, l'hanno gestita anche bene. Inizialmente mi aspettavo una cooperativa stile Serious Sam (dove inizi con 2 vite e ogni tot di punti riesci a guadagnartele), invece l'hanno fatta in maniera più diversa... una specie di respawn. Se un compagno muore, si ritrova nella mappa a girovagare vedendo lo schermo del gioco leggermente verde e un icona in alto che fà vedere il tempo di attesa per respawnarsi. Si può accorciare il tempo prendendo le anime in giro per la mappa. In questo tempo di attesa il tuo compagno deve stare attento a non morire, altrimenti significherà game over e bisogna rifare tutto il livello da capo. Consiglio personale: se volete fare la modalità cooperativa vi consiglio di farla alla difficoltà massima per una giocabilità migliore. [b]Soundtrack:[/b] Originale come i vecchi Painkiller, non l'avevo mai scritto in effetti nelle mie recensioni, ma in tutti i painkiller che ho giocato (sia belli che brutti) hanno una soundtrack molto adrenalinica, sul rock/metal, vi accorgerete che è un fattore importante per il gioco. [b]Trama:[/b] Discreta pure la trama che funge da sequel del primo Painkiller. In effetti, avendo giocato a tutti i Painkiller, stavano perdendo un pò a il livello di trama. Tranne per Painkiller Resurrection (uno spin-off dove si impersona un personaggio completamente a sè) il Redemption e Recurring Evil sono trame fan-made completamente canonici. Altra cosa che mi ha stupito è l'adattamento italiano, solo in un painkiller l'avevano doppiato (sempre Resurrection), e non mi sarei mai aspettato di trovarlo in Italiano pure in questo HD, doppiaggio molto discreto (anche se i sottotitoli ogni tanto sbagliano). [h1]Contro[/h1] [b]DLC:[/b] Come rovinare un gioco? ovviamente riempiendoli di livelli non presenti nel gioco. I livelli nel gioco sono più o meno una quindicina (levando i boss sono più una decina). E con i DLC? Che dovevano essere mappe proprio del gioco stesso? quante sono? City-Critters (3 mappe) = 7 euro Demonic Vacation at the Blood Sea (3 mappe) = 7 euro Hell and Damnation - Heaven's Above (5 mappe) = 10 euro Zombie Bunker (3 mappe) = 7 euro The Clock Strikes Meat Night (3 mappe) = 7 euro Quindi per avere il gioco completo (Non sono mappe nuove, sono prese dai vecchi Painkiller e resi HD) si dovrebbe pagare [b]38 euro! (senza contare il gioco base) ma siamo seri?[/b] Lo so che i DLC non includono solo le mappe in single player ma anche qualche skin e mappe nel multi, ma trovo ugualmente assurdo come prezzo! Ora ovviamente gli utenti su Steam sono furbi e infatti è molto più conveniente aspettare i saldi di Steam, anche perchè comprandoli durante gli sconti costeranno tutti dai 1,70 - 2,20 euro circa. Però trovo ugualmente brutto il fatto che bisogna pagare per giocare ad altre mappe nonostante tu abbia pagato il gioco intero. [b]Come consiglio personale vi consiglio di acquistarvi il complete pack quando è scontato a 15 euro[/b] (vi troverete tutti i painkiller e tutti i dlc) che è più conveniente di comprare singolarmente i dlc (anche se sono scontati). Sconsiglio assolutamente il Collector's Edition, sono in pratica dlc di skin nel multi, niente di utile. [h1]Voto 7.8/10[/h1]
👍 : 12 | 😃 : 1
Positivo
Tempo di gioco: 4069 minuti
Pain Pain Pain Killer, Pain Pain Pain Killer! Così cantava il motivetto di introduzione del trailer di presentazione del gioco. Ebbene, eccoci qua per recensire Painkiller Hell & Damnation. In questa riedizione, dopo diversi prequel, sequel e spin-off, più o meno riusciti, ritroviamo il nostro Daniel Garner ammazzadiavoli, alle prese con orde di demoni e creature a metà tra il surreale e grottesco e tra il malato e l'immondo. Innanzitutto, parliamo di uno sparatutto in prima persona vecchia maniera in cui, per tutta la durata del gioco, devi sparare a tutto quello che si muove, che respira (si fa per dire) e che non sia il tuo personaggio. Detto questo, caliamoci in questa recensione, ricordando ai lettori, la trama della storia, anticipando che si tratta di un remake del Painkiller uscito nel 2004, che ebbe un discreto successo, ripreso dai ragazzi di The Farm 51, quindi, migliorato ed ottimizzato mantenendo meccaniche e trama di gioco fedeli all'originale. Daniel, dopo aver combattuto in lungo e in largo legioni di demoni e creature dannate, vuole ad ogni costo ricongiungersi con la sua amata finita in Paradiso mentre lui è stato costretto a restare in Purgatorio dove aveva accettato per bocca di un emissario divino le condizioni poste da Dio riguardo alla missione di sterminare Lucifero e i suoi scagnozzi, in quanto, Il Principe delle Tenebre aveva progettato di invadere con le sue truppe il Paradiso e questo era inaccettabile per le milizie celesti. Il Painkiller originale del 2004 e la sua espansione Battle out of Hell erano incentrate sullo svolgimento di questa missione che prevedeva come ricompensa finale il perdono dei peccati del protagonista e di conseguenza il suo accesso al Paradiso per riabbracciare la moglie Catherine. Sappiamo però che le cose non sono andate come Daniel sperava, ed il nostro sterminatore di mostri, disilluso, tradito, si lascia andare alla depressione in un cimitero. Qui incomincia il remake, dove la Morte in persona gli farà visita e gli chiederà gentilmente 7000 anime in cambio di quella promessa non mantenuta. Alla giusta domanda di Daniel sul perchè fidarsi di lei, visti i precedenti poco onorevoli delle altre entità nei suoi riguardi, la Morte gli risponderà che la sua sola presenza altera, sconvolge gli equilibri tra i mondi e che essa, non tollerando questo squilibrio, gli garantirà sicuramente il premio se lui si impegnerà nel soddisfare la sua richiesta. Per invogliare il nostro eroe disilluso e diffidente, La Morte gli donerà la soul catcher, un'arma devastante, dotata di fuoco primario e secondario, con cui maciullare i demoni, catturarne le anime ed immagazzinarle nell'arma stessa o utilizzarle per breve tempo come alleate nella carneficina delle orde dannate prima di svanire. Qui finisce l'introduzione della storia, ed ora veniamo al gioco, quello che ci interessa veramente. Ad una prima disamina degli aspetti tecnici del gioco, bisogna menzionare il sistema Unreal Engine con modelli e ambienti ben disegnati ed animazioni analoghe al Painkiller originale, il quale, come il motore Havok del predecessore, ha in egual misura, il compito di gestire le reazioni fisiche degli oggetti, degli ambienti alle azioni di Daniel, suscitando nel giocatore una parvenza di realismo tra causa ed effetto con in più la fisica ragdoll per rendere il più verosimile possibile il movimento di un personaggio una volta investito da proiettili, un'esplosione, l'impatto di un oggetto solido contro di esso, simulandone una caduta, un volo, una deflagrazione nella maniera più naturale possibile. Tale accoppiata è risultata piuttosto buona e risulta abbastanza accettabile. Chiaramente primitiva e improponibile se rapportata ai motori dei giochi oggi in circolazione in cui la fisica ed il realismo sono a dei livelli piacevolmente elevati. Ma parliamo fondamentalmente di un remake a cui è stato fatto un restyling. Un copia e incolla con qualche spruzzata di più moderno qua e là. La grafica è bella, quanto variegati, curati e improbabili risultano i livelli in cui si cimenterà il nostro Daniel contrapponendosi ad un bestiario il più delle volte peculiare, ben disegnato, ed associato al proprio ambiente del mondo di gioco. Anche in questo caso, una fotocopia leggermente abbellita del Painkiller originale. Idem con patate per il sonoro metal, frenetico quanto basta, che ci accompagnerà nelle nostre carneficine. Come l'originale, mantiene il sistema di ricerca e abbinamento delle carte dei tarocchi per potenziare le capacità di Daniel nel prosieguo della missione, ma ha meno livelli di gioco rispetto al precedente pur presentando i giganteschi quanto grotteschi boss di fine livello. Painkiller Hell & Damnation, rispetto al predecessore, pur occorrendo circa 8 ore o giù di lì per finirlo secondo il livello di difficoltà come per il Painkiller del 2004, possiede in più, una marea di dlc da giocare su varie modalità di sfide a tempo con relativi achievements da sbloccare, di cui una decina, davvero difficili ed impegnativi da conseguire. Non meno importante da menzionare, la possibilità di scaricare gratuitamente diverse mappe create da sviluppatori della comunità, con cui allungare la nostra esperienza di divertimento e smembramento. E' presente il multiplayer. La IA dei nemici è inesistente, stesso clichè del predecessore. Non aspettatevi che i nemici si riparino dai vostri colpi dietro oggetti, che abbozzino una strategia di attacco o vi aggirino per sorprendervi alle spalle. Niente di tutto questo. Parliamo di Painkiller. Una moltitudine di ebeti pericolosi che ti si gettano addosso, che tu devi uccidere rapidamente se non vuoi venire ucciso. Punto. Il tutto col consueto sottofondo musicale metal rigorosamente a palla nelle fasi più concitate. Mix sufficiente per un fps, anacronistico ai suoi tempi come ora, dove la parola fraggare in continuazione in maniera compulsiva e monotematica, è sinonimo di crampi alle dita come appunto facevano gli sparatutto vecchia scuola. Ad ogni modo, pur se usiamo le parole remake, restyling, clone, per recensirlo, questo Painkiller, diverte e lo fa bene! Per cui, è da consigliare a priori! Decisamente...
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