Statistiche e grafici di Old Skies

Passare dalla ghost story allo scii-fii è un bel salto. Fondamentalmente Gilbert riesce, ma con qualche scivolone sulle scelte di gameplay. Le meccaniche da "Ritorno al Futuro", con l'uso di salti temporali, loop e simili funzionano abbastanza bene con enigmi che mettono alla prova, per così dire, la capacità di "unire i puntini" del giocatore. Abbastanza imbarazzante il sistema di ricerca dell'archivio il cui livello di interazione si limita a dover collegare nome e cognome. Nulla di difficile, ma diviene seccante doverlo fare ogni volta che si vuole consultare un dettaglio. Anche il balzo dal pixellato al cartoon-comic non è privo di scossoni. Convincono i fondali dettagliati e ben colorati, come anche i personaggi dalle linee spigolose e un po' grezzi; molto meno convincenti i loro volti ravvicinati, che finiscono per rassomigliare alla versione anziana e rugosa dei personaggi. Scrittura di qualità, come quasi tutte quelle che Dave Gilbert ha prodotto in questi anni. Inizia lentamente, ogni capitolo sembra un prologo che segue ad un altro. Solo a metà gioco si intuisce la sua natura antologica simile alla saga di Blackwell; ciascun capitolo è autonomo dagli altri ma legato da un finissimo filo conduttore che gradualmente viene svelato. A tal proposito viene da chiedersi se non sarebbe stato più congeniale un rilascio episodico piuttosto che in un gioco compatto. In realtà, a parte il soggetto, le somiglianze con la saga di Blackwell vanno anche oltre questo; l'amore per New York, città apparentemente senza memoria immersa in un continuo presente, ma in realtà con un passato profondo, fatto di luoghi e di persone; la fatica del protagonista nel vivere la sua vita, così particolare, sacrificando aspirazioni personali e relazioni per un bene superiore; e l'elenco potrebbe continuare. Come ho detto prima, la storia inizia lentamente, ma presto il ritmo cresce, come anche le situazioni adrenaliniche o di suspence, costringendoci a rimanere incollati allo schermo per vedere come va a finire. In sintesi, qualche scelta discutibile, ma un gioco certamente di qualità alta, con una bella storia che farà felice gli amanti dello scii-fii distopico.