Tempo di gioco:
145 minuti
Molto deluso. Ogni tanto mi diletto con le visual novel e questa mi aveva incuriosito particolarmente perché basata sull’opera del commediografo greco Plauto.
Ora, non ho mai letto detta opera (ma questa non è condizione necessaria e sufficiente per NON POTER esprimere un parere sul titolo), sebbene se ne possa trovare qualche versione online in varie lingue tra cui l’inglese, ma alla fin fine si tratta di una storia di piccolo respiro con pochi personaggi, riguardante una relazione problematica tra Lisidamus e sua moglie Cleostrata (per me la gnocca del gruppo, parere personale, anche perché Casina è praticamente latitante…), con quest’ultima che sembri guidi le redini della famiglia con il suo forte carattere e la sua intelligenza (quando in realtà all’epoca il vero capofamiglia era l’uomo) .
I due hanno al proprio servizio una serie di servi tra cui una ragazza di nome Casina, che dovrebbe essere destinata a diventare moglie di uno degli altri due maschi sella servitù, i favoriti del marito e della moglie. In realtà è invece il capofamiglia Lisidamus ad avere interessi personali verso la stessa Casina e questo porterà a tutte le vicissitudini che la commedia racconta.
Non voglio girare troppo sulla questione, ma il gioco ha contenuti per circa 2 ore (andando con relativa calma in una sola run, ma non è che per il resto ci sia tanta carne al fuoco) al prezzo di base di 6.99 euro, laddove io sia riuscito a comprarla a 1.67 euro grazie al bundle con Elisa: the Innkeeper ed Elisa: Seduce the Innkeeper. Sinceramente il prezzo di base lo ritengo troppo alto per l’esperienza minima.
Il gioco vanta la sincronizzazione del labiale dei personaggi nei momenti in cui compaiono con la sagoma a tutto schermo, ma direi che della cosa il giocatore se ne accorge poco (non è che osservando quel movimento io possa stabilire sistematicamente se sia corretto in base alle frasi pronunciate).
Il problema maggiore è la presenza di bug che trovo non scusabili perché dal 2021 ad oggi nessuno ha fatto nulla per intervenire. Forse il problema è Unity, ma sottolinerei che usare Unity con questi risultati non deve essere un problema del giocatore, ma di chi confeziona il pacchetto.
Il gioco è una VN e io immagino che la maniera per godersi al meglio questi giochi su una postazione fissa sia quella di proiettarli su uno schermo grande a distanza e usare un pad, e non stare davanti un 24 pollici con mouse alla mano.
O meglio, non è possibile che la prima opzione non sia assolutamente contemplata, come invece fa la quasi totalità delle VN presenti su Steam o altrove. Non è possibile muoversi tra le voci dei menù con il pad, se non perdendo del tempo a impostare i tasti con software terzi come XPadder. In quest’ultimo caso bisogna anche stare attenti per come è impostata l’interfaccia del gioco: imponendo il movimento del cursore sulla levetta analogica sinistra ha come risultato il movimento del puntatore insieme alla variazione della luminosità dello schermo. Bisogna quindi impostare il movimento sulla levetta analogica destra.
Oltre a ciò si accompagna un sistema di font non verificato, sia in italiano che in inglese (non oso pensare le altre lingue…) perché nelle finestre di scelta il testo spesso e volentieri esce dal bordo. Idem per alcuni dialoghi troppo lunghi. Il testo viene tagliato. Mi chiedo come si possa mettere in commercio un titolo quando anche uno che passa a caso davanti il monitor riconosce un problema simile: ma chi lo ha realizzato ci ha almeno giocato? Se n’è accorto? Eh no, non devo cambiare risoluzione io, anche perché il problema dei tagli non può dipendere da questa.
Certo, è possibile modificare i font all’interno del gioco, ma se si mette a disposizione una possibilità del genere senza sapere che tipo di problemi questo apporta allora direi che non ci siamo per nulla. Anche perché il font che io ho utilizzato è quello di default.
Chiudo puntando anche il dito alla finestra di log con il riporto delle ultime battute: nel mio caso spesso risultava vuota o con le ultime righe non riportate. Non ho nemmeno investigato più di tanto perché non ne valeva nemmeno la pena.
Per il resto, non saprei perché è stata scelta una storia come quella di Casina, perchè alla fin fine si tratta di un’opera che non è nulla di che, probabilmente corta a sufficienza da alimentare l’idea di pubblicare qualcosa a pagamento.
Ok, ma sul resto però un po’ di cura io l’avrei dosata…
4/10. In sconto.
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