Recensioni di Spirit of the North

Bellissimo gioco, bellissime ambientazioni, bellissime le musiche e le madonne per la giocabilità.... comunque... bellissimo

[h1]Ultraminimalista[/h1] Un gioco che va davvero all'essenziale, e non lo dico così per dire, visto che * non ha dialoghi * non ha testo da leggere * non ha inventari o mappe o strumenti e abilità da equipaggiare * [spoiler] non ha nemmeno la possibilità di far morire la protagonista[/spoiler] * [spoiler] e tantomeno l'ombra di un nemico[/spoiler] * [spoiler] o di un qualsiasi essere vivente al di fuori della volpe protagonista fino al finale[/spoiler] Aggiungo anche che i bachi e le scelte infelici nel movimento e nel sistema di controllo ci sono eccome, e manca un tasto per scavare e per fare il leggendario salto nella neve delle volpi - e la volpe abbaia un tantinello troppo. I puzzles sono semplici e la varietà non è il loro forte. Uomo avvisato, mezzo salvato: è un gioco breve con limiti e difetti piuttosto evidenti e che quindi finisce con l'essere [u]davvero[/u] di nicchia, anche se amate le volpi! Eppure devo dire che il gioco [i]mi ha tenuto incollato allo schermo[/i] fino a quando non ho sbloccato tutti gli achievement. C'è qualcosa di affascinante in questo gioco breve, lineare e minimalista fino all'osso. Certo, le ambientazioni e la musica meritano una menzione, ma anche questa essenzialità colpisce: non ci sono fronzoli, solo una simpatica side quest - il portare i bastoni magici a quel che resta degli sciamani [spoiler]per poi ricevere come ricompensa delle skin che fanno una rassegna dei manti delle varie volpi e includono anche qualche scelta "di cultura" come la skin delle inari, anche se manca il manto tutto bianco della volpe artica[/spoiler] - che poi invita ancora di più a scorazzare per i sempre interessanti paesaggi nordici e le varie ambientazioni, accompagnati dalla evocativa colonna sonora, ma sempre con uno scopo, con un risultato sorprendentemente immersivo. Le uniche "concessioni" al di fuori delle solite impostazioni sono la modalità fotografia [spoiler] e la possibilità di cambiare skin[/spoiler] e sono entrambe completamente facoltative. Per chi vuole giocare e basta solo le schermate di caricamento rompono il flusso del gioco che altrimenti va liscio come l'olio. Pur con tutti i difetti e i tanti aspetti migliorabili a mio avviso Spirit of the North [b]riesce a fare quello che vuole fare con tutta la dignità che si merita[/b] e adesso che l'ho finito mi ha lasciato davvero con una grandissima curiosità di vedere fin dove si possa portare questo [b]minimalismo privo di testi, menù, e perfino altri concetti che noi riteniamo fondamentali ma magari non lo sono[/b], come dimostra questo piccolo gioco sviluppato da due persone che veramente va alla base dei videogiochi.