Recensioni di Ashes of the Night
ID applicazione | 973050 |
Tipo di applicazione | GAME |
Sviluppatori | Wolfs Moon Studios |
Publisher | Wolfs Moon Studios |
Categorie | Giocatore singolo |
Generi | Strategia, GDR, Avventura |
Data di uscita | 1 Ag, 2019 |
Piattaforme | Windows |
Lingue supportate | English |
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1 Recensioni totali
1 Recensioni positive
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Negativo Punteggio
Ashes of the Night ha ricevuto un totale di 1 recensioni, con 1 recensioni positive e 0 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Negativo".
Recensioni recenti di Steam
Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.
Tempo di gioco:
1492 minuti
Questo titolo mi è capitato tra le mani quasi per caso, avendo notato in sconto il bundle di Wolfs Moon Studios costituito da sei titoli RPGMaker, a cui da poco se ne è aggiunto un altro (il 24 dicembre 2022). Del pacchetto mi hanno colpito due cose: i pareri molto positivi e molto ben argomentati di chi li ha giocati e i tempi di gioco spesso di molto superiori alle 20 ore.
Quando questo accade in genere si tratta di serie molto apprezzate che continuano nel tempo e che trovano una fan base importante, almeno dal punto di vista dell’apprezzamento.
E questo mi incuriosisce, visto che ho giocato parecchi titoli realizzati con questo motore di gioco e ne ho apprezzati anche molti. A proposito, spero ancora che arrivino i primi due Aveyond su Steam da parte di Amaranth Games per tramite di Aldorlea… insieme a The Witch Hunt, quest’ultimo al momento acquistabile solo sul loro sito o su Humble Store in formato DRM Free.
Tutto questo preambolo per dire che mi sono buttato sul primo titolo della lista del pacchetto di Wolfs Moon Studios curioso di capire di cosa si trattasse.
Inizio subito con il dire che a riguardo di questa tipologia di giochi reputo che il difetto di uno sviluppatore sia quello di cannare completamente l’aspetto dei combattimenti. Spesso e volentieri sembra che si divertano a inserire nemici con una quantità di HP fastidiosa e con una frequenza di apparizione (quando gli scontri sono casuali, perché non sempre è così) degli stessi al limite del frustrante (quello che accade ad esempio anche nei primi Final Fantasy), rovinando del tutto quel poco di buono che sembrava trasparire dalla storia imbastita o addirittura la costruzione di un mondo di gioco interessante.
Personalmente la sfida non dispiace, ma non riuscirò mai a comprendere (e questo l’ho ripetuto spesso nelle mie valutazioni) perché tanta gente (tra cui gli sviluppatori) siano così innamorati dei nemici spugnosi: io mi diverto quando capisco cosa devo fare per sconfiggerli, non quando devo starci mezz’ora o ripetere per decine di volte la solita sequenza di comandi per porre fine a una battaglia, una volta capito come si fa.
Ecco, Ashes of the Night mi ha trasmesso la sensazione opposta: i combattimenti mi hanno intrattenuto e divertito (tranne quella spugna di Omega, ma posso perdonarlo visto che era un boss opzionale, chiaro omaggio a Square), tanto che mi sono soffermato spesso a grindare per il solo gusto di accumulare denaro e oggetti da rivendere, per acquistare armi, armature e amuleti di migliore fattura all’interno dei molti negozi del gioco. Combattimenti che mi hanno anche permesso di fare tante sperimentazioni, alternando i tantissimi personaggi, per capire quali potessero essere le migliori combinazioni di classe per avere la meglio contro certi tipi di nemici. Questo mi è piaciuto molto e la soddisfazione di arrivare a trapanare un mostro senza subire un graffio a fine combattimento è stata piacevole. C’è da dire che livellando si sbloccano anche varie abilità e scoprire quali siano potrebbe valere il tempo speso a grindare (perché se non lo si fa non si accumula esperienza e non si sale di livello).
Dall’altra parte ci sono la costruzione del mondo con la sua lore, la storia raccontata, la qualità dei personaggi del party (più di una decina si accompagneranno al nostro viaggio) e il level design.
In tutti questi aspetti quello che ho notato è la possibile inesperienza dello sviluppatore, che penso sia stata annullata nei titoli a seguire. I personaggi, le cui rappresentazioni sono molto belle, anche se mi pare che i loro ritratti siano presi dal database del software di sviluppo (ma non voglio mettere le mani sul fuoco), osano e non osano. Nel senso che c’è del potenziale in essi, ma il gioco non approfondisce abbastanza. Idem per la storia, che di base ci parla del solito male che imperversa nel mondo e che avvelena la mente di un reggente: si tratta di una banalità, ma viene raccontata inserendo elementi molto interessanti (non voglio spoilerare nulla) che però nel gioco sono poco approfonditi. Fino alla fine del gioco.
Come scrissi in una didascalia di uno screen, mi ricorda la semplicità della trama dei primi tre Final Fantasy con in più elementi che lasciano sbocchi di discussione. Questo anche perché la lore è sottesa ma praticamente sempre irraggiungibile: dove siamo, che mondo è questo e qual è la sua storia, gli esseri viventi con quali forze sovrannaturali o credo devono raffrontarsi …
Anche qui: probabilmente i titoli successivi affronteranno questi argomenti. Ma non so come.
Questione level design: è il punto più debole del lotto, tanto da non sapere come definirlo. Probabilmente la parola più vicina è “inesistente”. Addirittura per ¾ di gioco non esiste praticamente una mappa, se non uno sfondo. Il party si muove sullo schermo addirittura passando sopra alberi e ostacoli andando dove vuole, in schermate praticamente vuote in cui stanno fermi gli NPC, molti dei quali ci danno flash di informazioni sul mondo che ci circonda, che come detto sopra, rimangono superficiali. Desolante.
È stato l’aspetto che inizialmente mi ha dato maggiore sconforto: passare da una zona boscosa a una desertica con il solo terreno che cambia colore, non entra nelle mie corde di esplorazione.
Verso la fine o in casi particolari ci si trova a esplorare mappe più complesse, ma che si prefigurano solo come labirinti atti ad allungare il percorso e aumentare la probabilità degli scontri casuali…
A proposito degli scontri, essi non sono sempre casuali, in alcune mappe i nemici sono presenti sul terreno e sono evitabili e in altri le due modalità si presentano contemporaneamente, il che dona una ulteriore varietà al titolo.
Tralasciando l’aspetto musicale, che non mi ha impressionato, per finire aggiungo che il titolo non è propriamente corto, richiedendo una ventina di ore di gioco se si vuole arrivare ai boss finali con una buona speranza di vittoria con la giusta fatica.
Lo consiglio? Per meno di 2 euro, non scontati, direi che ne vale la pena, anche solo per essere introdotti ai titoli che lo seguono. Chiaramente il consiglio è riferito a chi gioca titoli RPGMaker o derivati.
6/10
👍 : 5 |
😃 : 0
Positivo