Tempo di gioco:
917 minuti
Capsized è essenzialmente un platform che basa buona parte del suo gameplay sulla fisica, ma descriverlo solo con questo non renderebbe giustizia ai ragazzi di Alien Trap che hanno invero realizzato una piccola perla, non esente da imperfezioni, ma comunque una esperienza meritevole.
Strano a dirsi, le imperfezioni derivano proprio dal suo punto di forza, la fisica, questa infatti può creare momenti elettrizzanti, nella forma di spettacolari combattimenti in volo tra una piattaforma e l’altra e momenti di frustrazione apocalittica, come “l’oggetto da trasportare” che si incastra ad ogni angolo del percorso.
La prima impressione che si prova appena si entra nel mondo di Capsized, ancora prima di toccare tastira/joypad, è orgiastica, la grafica è ultra dettagliata e sembra di assistere a qualcosa a metà tra un film di animazione ed un documentario naturalistico, inoltre mentre ci si sta ancora strabuzzando gli occhi per le meraviglie grafiche, saranno le orecchie ad essere investite da musica onirica e suoni altamente suggestivi; inutile dire che tutta questa meraviglia aiuterà enormemente l’esperienza d’immedesimazione, in particolare nelle prime ore di gioco.
Ripresi dall’impatto iniziale e messe le mani sulla tastiera dovremo subito fare i conti con il metodo di controllo del nostro alter ego il quale vedremo letteralmente trotterellare su questo spettacolare mondo alieno a causa della scarsa gravità, imparare a controllarlo sarà uno dei primi problemi agrodolci di questo titolo.
Agrodolce, perchè per muoverci avremo a disposizione oltre alle nostre corte gambine, che ci garantiranno salti e corse, anche un bel rampino multiuso con il quale dimostrare che Tarzan è un dilettante, ed un getto di aria compressa, che ci aiuterà a far vedere a tutti quanto bene abbiamo imparato a fare il RocketJump quando giocavamo a Quake; peccato che alcuni salti e scatti che vedremo compiere al nostro eroe saranno completamente fuori ogni logica, ma roba da fare rivoltare Newton nella tomba, ed è davvero un peccato, perché le acrobazie che ci si ritrova ad effettuare dopo aver acquisito un po di esperienza sono veramente divertenti da eseguire, ci sposteremo come dei proiettili e magari in volo agganceremo piccoli alieni per poi lanciarli con forza sulle pareti o su altri besti e vedere il tutto sbudellarsi in laghi di liquido verde.
Ci troviamo, quindi, di fronte ad un platform, ma fortunatamente questo non vuol dire partire di qua, arrivare dall’altra parte, menare il boss di fine livello e ripetere il tutto nel livello successivo, no, anzi questo è un altro dei punti a favore di Capsized, ci saranno pure solo 12 livelli, ma questo non è che un bene se alla fine ci ritroviamo con 12 meccaniche di gioco differenti, nessuna originale, ma i game designer hanno fatto si che in ogni livello ci fosse qualcosa di diverso da fare, raccogli x oggetti, ammazza x mostri, salva x colleghi, non manca l’odiato livello leva/porta, ma anche una simpatica sorpresa per il livello finale; insomma non ci sarà sicuramente da annoiarsi a causa di dinamiche ripetitive.
Sappiamo quindi che ci sono 12 livelli, ok, hanno un gameplay diverso, ma una volta completati? no problem, ci sono gli Achivement!, si queste diavolerie moderne sono state qui pensate a dovere e spingeranno a rigiocare i livelli completati per ottenere una valutazione migliore, si, verremo valutati!, in base al tempo, al livello di difficoltà impostato, alle volte in cui siamo stati squartati, ai segreti che abbiamo trovato, etc.
Gli achivement piu divertenti con cui incarognirsi contemplano ad esempio il NON usare le armi, assolutamente divertente uccidere i mostri schiacciandoli con i massi, scaraventandoli sui muri, saltandoci sopra od anche semplicemente evitandoli, buttandoli giu da una piattaforma con lo sbuffo di aria o volandoci sopra attaccato al rampino stile Tarzan, tutto va bene basta soddisfare l’obiettivo primario richiesto dal livello.
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