Tempo di gioco:
579 minuti
Divertente e simpaticissima avventura tutta in salsa yuri, anche se il marginale episodio della liana (che riprende il tipico cliché giapponese trito e ritrito dei tentacoli abusatori) ha chiaramente mostrato come Lucy, in quanto demonietta di tipo succube, non disdegni neppure qualcosa di tipo etero! Sicuramente consigliato, ma con una nota di attenzione ai costi che troverete nel paragrafo conclusivo.
In realtà, non è che ci sia poi così tanto da commentare. Il gioco è molto carino e piuttosto bilanciato in ogni sua parte: le musiche di sottofondo sono buone e fanno egregiamente il loro lavoro; i suoni – tipo i sussulti della protagonista – che accompagnano l’avventura e i trip mentali della diavoletta sono alquanto spassosi e intrattengono in modo piacevole. Nonostante ciò, i combattimenti di metà e fine avventura con le forze oscure sono in grado di offrire anche brevi parentesi ben più serie o addirittura oscure… giusto per non farsi mancare niente. Sono molto ben fatti pure i disegni, ricchi di colori e di un piacevole fan service legato alle prosperose curve di Lucy (e non solo alle sue!), la quale si districa in ogni tipo di situazione e incontro, una missione assai inusuale, ma che saprà strapparvi un sorriso anche senza che ve ne accorgiate.
Ci sono dei limiti? Ovviamente sì. La storia è infatti troppo breve e termina prima che possiate affezionarvi a Lucy; è assai facile intuire quando ci si stia avvicinando alla conclusione e ci si chiede: “ma come? Di già?”. Esiste poi un counter che segnala la percentuale di testo letto. Da quanto ho avuto modo di vedere nelle discussioni di gruppo, raggiungere il 100% è assai arduo: moltissimi si sono infatti ancorati tra il 94 e il 97%, il che spiega perché questo gioco possa richiedere anche molte ore di gioco se si desidera raggiungere tale obiettivo. La ricerca estenuante dei pochissimi punti mancanti, a un certo punto, arreca più frustrazione che divertimento. Peccato poi per i finali: ce n’è uno solo positivo (ottenibile solo a missione completata), mentre in tutti gli altri casi Lucy perde la vita o durante le sue ricerche o direttamente davanti a colei che le ha affidato l’incarico: è sempre la stessa dinamica, non cambia nulla e sa di ripetitività.
C’è infine un aspetto che proprio non comprendo: per quanto – lo ripeto – il gioco sia fatto piuttosto bene nonostante i limiti previamente elencati, costa in ogni caso abbastanza. A questo vanno aggiunti tre DLC: una patch gratuita che sblocca le scene vietate ai minori (anche se, al giorno d’oggi, in prima serata in TV si vede di gran lunga di più!), un artbook mediocre che costa 1/4 del gioco e una mancia agli sviluppatori che vale 2/3 del gioco e che non aggiunge nessun contenuto extra, ma che serve solamente a supportare il team creativo. Se uno volesse acquistare tutto a prezzo intero, spenderebbe infinitamente più di quanto questo gioco abbia davvero da offrire. Mi chiedo pertanto perché non abbiano effettuato una mossa di marketing differente, del tipo: “Supportate il nostro team creativo! A chi ci sosterrà economicamente con un piccolo extra, come segno di apprezzamento regaleremo l’artbook e la patch”. Abbassando circa della metà il costo del DLC di supporto finanziario, immagino che avrebbero ottenuto ben di più e diffuso maggiori contenuti a tutta la comunità giocante. Dopotutto, pur di rimuovere un paio di pixel fastidiosi dalla sexy Lucy e dalle altre seducenti figliole, il pubblico sarebbe stato ben disposto a donare qualche soldino in più! Così però mi pare decisamente troppo.
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