Recensioni di Whispers of a Machine

Bellissima avventura grafica tradizionale ma con elementi innovativi. Indagine non banale, gioco molto ben realizzato.

Fantastica avventura grafica, da rigiocare almeno 2 volte (se non 3) per scoprirne tutti i suoi segreti. Sicuramente consigliata. PS: OST stupenda!

Un'avventura grafica sotto steroidi... blu! Un'ottima esperienza di gioco per i nuovi giocatori di avventure grafiche ed un ottimo passatempo per appassionati del genere. A volte può presentarsi eccessivamente criptica o intricata ma non sarà un problema risolvere punti più difficoltosi grazie anche ai molteplici video che la community offre. Da provare!

Un'avventura punta e clicca vecchia scuola ma con le rifiniture di un gioco moderno oltre che a delle caratteristiche uniche che permettono di personalizzare la protagonista portando a diverse possibilità nella risoluzione degli enigmi oltre che a diversi finali. Gli enigmi sono impegnativi ma mai cervellotici e sopratutto tutti coerenti con la narrazione. Proprio la narrazione è il fulcro del gioco ed è veramente di ottimo livello. La trama è affascinante, mai banale e profonda così come l'ambientazione veramente originale. I personaggi sono tutti ben scritti descritti a tutto tondo e anche quelli all'apparenza più semplici si dimostreranno pieni di sorprese.

Avventura grafica molto carina dagli enigmi piuttosto impegnativi. Ambientata in un futuro cyberpunk, la storia narra di una detective impegnata a risolvere vari omicidi addentrandosi in un mistero sempre più fitto. La storia, oltre agli enigmi, si basa sulle scelte che influenzeranno non solo i vari finali, ma anche l'indole della protagonista e di conseguenza le varie abilità corrispondenti, permettendo la risoluzione degli enigmi con vari approcci. Ciò porta a rigiocarlo più volte per sbloccare le varie abilità. Non mi aspettavo niente di meno dagli stessi creatori del fantastico Kathy Rain. Voto 8\10

Whispers of a Machine è un'avventura grafica in pixel art di stampo classico ad interfaccia semplificata, ma con accorgimenti ad hoc e peculiarità tutte sue. Si tratta di un'opera di genere investigativo ambientata in non meglio precisato, ma presumibilmente prossimo, futuro post-apocalittico dopo che una guerra totale di carattere pseudo-religioso ha portato l'umanità ad una notevole regressione tecnologica e alla distruzione, e al bando legale, di tutte le tecnologie computazionali avanzate e le intelligenze artificali. In questo contesto, la nostra protagonista, Vera Englund, è chiamata a Nordsund per indagare sull'omicidio di Karl Oscarsson, un operaio locale morto in circostanze insolite, soprattutto per la tranquilla borgata sospesa, ma le cose non sono semplici nemmeno per la nostra addestrata eroina che fin da subito, cercando di mettere insieme il misterioso mosaico, si accorge che le mancano diversi pezzi. Tra le peculiarità del titolo, si possono sicuramente annoverare l'assenza di salvataggi liberi, infatti si procede con sistema di salvataggio automatico autosovrascrivente, del tipo "Salva ed esci" in stile Diablo, per dare enfasi alla dinamicità dell'avventura e al contempo maggior peso alle scelte fatte, che diventano così definitive per la partita in corso. Come si accennava prima, l'interfaccia è semplice, senza verbi, e le interazione avvengono col solo click sinistro del mouse, ma con peculiarità singolari correlate alla vicenda e all'evoluzione unica della protagonista, infatti, durante l'avventura, verremo messi di fronte ad alcune scelte di dialogo particolari, alcune facoltative e altre inevitabili, le quali contribuiranno a forgiare la nostra personalità e, subordinatamente, la nostra avventura portandoci verso uno delle tre vie, empatica (via di Baldr), assertiva (via di Tyr) o analitica (via di Frigg), che determineranno i poteri che andremo a sviluppare nel corso dell'avventura e che quindi influiranno sulla risoluzione degli enimigi, in una maniera assai simile a qualle che Unusual Findings riprenderà anni dopo, assicurando così al titolo anche un certa rigiocabilità, non solo derivante dai differenti finali ([spoiler]tecnicamente tre, ma effettivamente due sono grossomodo lo stesso con giusto una variazione[/spoiler]). L'aspetto grafico generale del titolo non male, di pregio sono sicuramente i ritratti dei personaggi mostrati durante le loro linee di dialogo, ma lo sono anche i loro sprite in generale, forse un po' più debolucci possono essere i fondali, magari un po' più semplici e talvolta meno dettagliati. La colonna sonora invece, pur non essendo mai preponderante, fa da leggero e piacevole sottofondo, quasi ambient, che culla il giocatore durante l'esplorazione di Nordsund e le sue riflessioni, laddove invece il doppiaggio inglese risulta azzeccato, caratteristico e, in generale, di tutto rispetto.

Se avete voglia di un'esperienza narrativa interessante, artisticamente elaborata e ben studiata, beh, questo gioco fa per voi. Devo dire che mi è sembrato un po' troppo veloce di completare, magari sono io ad essere allenato... cmq gli enigmi sono divertenti ed in alcuni casi molto appaganti. Dopo un po' non ci si rende piu' conto della grafica in pixel art e si inizia a guardare un film. Lo consiglio, soprattutto a chi vuole prendersi una pausa da altri generi e rilassarsi un po' senza eccedere nello sforzo mentale.

[Quote]Per altre recensioni segui il nostro [url=https://store.steampowered.com/curator/34310167]Curatore in lingua inglese[/url] e il nostro [url=https://store.steampowered.com/curator/40165899]Curatore in lingua italiana[/url].[/Quote] [h1]Ed[/h1]eccoci di nuovo qui... come da prassi negli ultimi anni un altro prodotto a tema [i]"protagonista femminile che fa quello che facevano quelli maschili 20 anni fa"[/i]... con tutti gli annessi e connessi, compresi potenziamenti cibernetici alla [b]Adam Jensen[/b]. Stavolta addirittura, se non ci fosse l'ottimo doppiaggio, la protagonista vi sembrerà un uomo anche dall'aspetto (al limite una lesbica). Insomma non proprio [b]Lara Croft[/b]. Ennesimo prodotto femminista scadente e propagandistico, quindi? No. Gli sviluppatori sono scandinavi, anzi... svedesi. Per chi non lo sapesse la Svezia è da molti anni, ormai, l'unico paese occidentale dichiaratamente matriarcale e a governo realmente femminista; non stupisce quindi l'atmosfera di questo WOAM, la mentalità con cui è stato prodotto è molto lontana dalla nostra, e la cosa si nota sia nei piccoli particolari che nel grande insieme, senza però intenti subdoli. Ambientato nel solito [u]futuro distopico post-apocalittico cyberpunk[/u] ormai troppo inflazionato, stavolta chiaramente ispirato ad una via di mezzo tra [b]Blade Runner, Matrix e Deus Ex[/b], WOAM ci vede alle prese con un'indagine su misteriosi omicidi perpetrati in una piccola comunità; noi rappresentiamo un agente speciale con innesti cibernetici avanzati proveniente dalla "big city" e ci toccherà dipanare la vicenda. Nonostante il plot ormai più che sputtanato... il prodotto è veramente molto valido. La grafica in pixel art è ai suoi massimi livelli e farà versare più di un nostalgico sospiro a chi ha qualche natale alle spalle, inoltre l'innovativo gameplay basato sullo sfruttare i propri impianti per risolvere gli enigmi è qualcosa di originale, in un'avventura grafica... si potrà infatti portare avanti l'indagine seguendo una tra tre diverse metodologie caratteriali della protagonista: empatica, analitica o assertiva (risoluta)... in base ai dialoghi scelti... ognuna delle quali porterà a sviluppare "poteri" cibernetici diversi e quindi a risolvere gli enigmi in maniera differente nei tre rispettivi percorsi. A differenza però di vecchie leggende geniali come [b]Indy 4[/b], dove anche parte dell'avventura cambiava a seconda del "sentiero" scelto, qui l'avventura sarà sempre la stessa e saranno solo gli enigmi, ad ogni run, a vedere un approccio differente in base alle nostre differenti capacità; quindi in base ai vostri potenziamenti (diversi a seconda delle vostre scelte caratteriali) in alcuni punti dell'avventura potrete avere una situazione o un enigma piuttosto che un altro... restando la trama generale sempre la stessa. Alla fine lo sviluppo caratteriale della protagonista in uno dei tre aspetti disponibili aprirà le porte ad un relativo achievement, mentre le vostre scelte nell'ultima fase del gioco determineranno uno specifico finale dei tre possibili. Quindi come si può riassumere [b][i]Whispers of a Machine[/i][/b]? Grafica pixel art al suo massimo sfruttabile, doppiaggio ottimo, musiche sorprendentemente profonde e azzeccate, gameplay innovativo e stimolante (lo stile Deus Ex in un'avventura grafica risulta inaspettatamente appagante), storia coinvolgente fin da subito. Probabilmente una delle migliori avventure grafiche di questa nuova epoca fatta di nostalgia e cyberpunk. Ai vecchi come me potrebbe far storcere un po' il naso l'impostazione "moderna": tutti i personaggi importanti e con dialoghi influenti sono femminili [spoiler](compreso il cattivo, in questo si vede la par condicio svedese)[/spoiler], i personaggi maschili sono principalmente di contorno, ininfluenti o morti; la protagonista è un donnone androgino che scimmiotta gli eroi maschili vecchio stampo e l'intero titolo ha quest'aura di eccessiva flemma e senso civico generale... come quando beccheremo un tizio che sta chiaramente vandalizzando un muro e lo lasceremo stare perché "è arte", oppure quando guadagneremo un achievement per aver tenuto un comportamento "eco-sostenibile"; WOAM, sebbene si possa scegliere anche la "linea severa" nel carattere di Vera e il plot sia pieno di morti, è comunque permeato di quel buonismo scandinavo, di quella buona educazione che ti porta a dire sempre buongiorno a tutti e a non calpestare le aiuole, con riflessioni sulla vita, sulla morte e sul "dove andiamo"... che, in un'atmosfera distopica cyberpunk, non sono proprio l'ideale. Mentalità molto diversa dalla nostra, come dicevo. Ai giovani invece potrebbe sicuramente non piacere la grafica, il ritmo lento e la durata... tutt'altro che lunga. Rigiocarlo da capo per vedere tutti i finali scegliendo altri caratteri non richiede più di un paio d'ore, dato che è anche tutto skippabile. Ma tanto, di solito, ai giovani non piacciono le avventure grafiche in generale. In definitiva sognerei ben altri tipi di protagonisti in cui riflettermi, per giochi di questa qualità... ma da amante delle avventure dovrò accontentarmi, anche perché il periodo storico che stiamo vivendo è quello che è. WOAM è un ottimo prodotto per chi ama i punta e clicca in pixel art e cerca un gameplay con qualcosa di diverso. Magari aspettate gli sconti, il prezzo pieno ci sta per la qualità... ma non tanto per la scarsa longevità. [h1]7[/h1]

Ottima avventura grafica, così come Kathy Rain prima di lei, e possibilmente anche migliore. I ragazzi di Clifftop Games son riusciti nel non facile intento di variare un po' il genere. Sia chiaro, ovviamente non si assiste a veri e propri stravolgimenti, ma chicche come la possibilità di usare delle "skill" del personaggio (sbloccate man mano che avanza l'avventura) a mio parere donano quel quid in più a tutto l'insieme. Purtroppo non sempre genereranno interazioni vere e proprie, e gli eventi sono per larga parte scriptati e perciò prestabiliti, ma la sensazione che si percepisce è comunque quella di avere una certa agency sulle azioni possibili, nonostante tutto. Così come Kathy Rain, Whispers of a Machine è un'avventura grafica un po' atipica anche per un altro fattore, ovvero il focus quasi esclusivo sul lato investigativo, che mette da parte il numero di enigmi e di ambientazioni esplorabili in favore di personaggi, dialoghi, rapporto con essi e tra di essi. E anche qui, l'arma più potente sarà niente meno che il nostro taccuino. I personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati, sia dalla loro scrittura che dal notevole doppiaggio anglofono, che gode tra l'altro anche di un adattamento italiano (solo testuale) di buon livello. A volte mi è capitato di percepire che determinati slang non venissero tradotti, ma per fortuna è accaduto abbastanza di rado. Unici difetti, un paio di enigmi un po' fuorvianti e una trama forse troppo accelerata da alcuni eventi specifici, che avrebbe invece giovato molto di un pace leggermente più graduale. Un problema che aveva anche Kathy Rain, ma in ogni caso ci può stare, considerata la limitata durata dell'avventura che si attesta sulle circa 7-8 ore. In linea di massima assolutamente consigliata specialmente a chi è già amante delle avventure grafiche, che con tutta probabilità, come me, troverà in questa un qualcosa di leggermente diverso dal solito.

piacevole punta e clicca, non molto lungo ne complicato, che come punto di forza ha l atmosfera e lo stile grafico. Buoni anche il lavoro dei doppiaggi. Speriamo facciano un seguito perchè la storia ha del potenziale.