Recensioni di Ys SEVEN

Falcom è come sempre una garanzia ed anche questo capitolo di Ys non sbaglia. Sempre divertente, molto ben variegato e bilanciato, epico il combattimento col boss finale.

Ys Seven coraggiosamente abbandona lo stile di gioco della leggendaria trilogia che lo precede (Ys VI - Ark of Napishtim, Ys - Oath in Felghana, Ys Origin) per provare qualcosa di nuovo: il gioco in squadra. Lo stile di combattimento è completamente diverso: scompare il salto (ahimè), ma compare la schivata. C'è anche la parata, ma richiede un tempismo molto preciso (Celceta fortunatamente migliorerà ciò). La storia è una delle migliori nella serie di Ys, le musiche sono meravigliose, i personaggi e l'ambientazione coinvolgono. Il nuovo stile di gioco richiede del tempo per abituarcisi, ma poi non è male. Il gioco è bellissimo, ma essendo il primo del nuovo stile di gioco, ha qualche difetto: - i personaggi non son molto ben bilanciati. Alcuni, magari sarò io, proprio mi sembrano difficili da usare (es. Mishera)... altri invece (Aisha o Adol) sono divertentissimi. Dogi poi erano 20 anni che lo volevamo impersonare :) - ci sono troppe armi e armature. Molte sono completamente inutili... diciamo che si sono fatti prendere un pò troppo la mano. Purtroppo per imparare le special moves, occorre acquisire e utilizzare certe armi, quindi vi ritroverete con l'inventario pieno di armi inutili. Celceta migliorerà ciò: il numero di armi e armature torna ad esser ragionevole e le special moves si imparano senza aver come prerequisito una certa specifica arma. - alcuni boss di fine livello sono sbilanciati. Mi spiego: la maggior parte sono ben fatti e ben calibrati, ma alcuni sono un incubo senza fine. L'uccello gigante e il boss finale su di tutti. Pur facendo un grinding più che adeguato, tali boss hanno una quantità smisurata di energia (siamo nell'ordine delle decine di migliaia di HP), e i personaggi che si usano (specie Mishera...) vengono falciati con pochi colpi. Ho finito Celceta senza mai usare una sola volta una pozione curativa, ma alcuni boss in Ys Seven necessitano di una complessa strategia nella gestione di mille mila pozioni curative sui personaggi della squadra per riuscire ad aver la meglio. Inoltre, la strategia alla fine è più o meno la stessa: un personaggio (tipo Aisha) fa attaccati caricati da lontano, riempiendo la barra degli SP, quindi un secondo personaggio (es. Adol) attacca coi suoi attacchi speciali più potenti (es. il Pentagramma), e infine, quando il boss è stordito e la barra EX è piena, si prende il terzo personaggio (es. Dogi) e si dà il colpo di grazia con la EX move. Ora, solo il 10% dei boss sono super impegnativi, ma stona perché la maggior parte invece sono calibrati benissimo e le battaglie son molto più divertenti. Il problema tuttavia si accentua sul boss finale, perché dovremo usare a turno TUTTI i personaggi, inclusi quelli che non sappiamo usare granché. Tecnicamente, l'unico vero difetto sono le texture del terreno, che sono abbastanza in bassa risoluzione. Purtroppo è un gioco nato su PSP... su molte texture del gioco (es. personaggi, mostri, ritratti, boss finali) è stato fatto un ottimo lavoro di upscaling, ma purtroppo non è stato possibile su quelle del terreno perché passandole in più alta risoluzione, si sarebbero notati degli artefatti nel punto in cui si congiungono tra loro. Il che è un po' imbarazzante, perché il gioco prima (Ys Origin) ha delle texture molto più dettagliate. Ys Seven merita, è molto divertente e coinvolgente. Rispetto a quelli della trilogia precedente è molto, molto più lungo (circa 50 ore per finirlo, contro le 15-20 di un run dei precedenti), e mi sento di dire che hanno fatto bene a cercare di innovare la formula. Ha qualche difetto di gioventù, figlia del nuovo approccio, ma tali difetti saranno in parte mitigati nel successivo Celceta (anche se la storia di Ys Seven è nettamente superiore, e Adol è per qualche motivo qui molto più divertente da usare).