Tempo di gioco:
447 minuti
Una avventura grafica che mi ricorda un periodo in cui, pur avendo installato Steam, lo usavo pochissimo e quando giocavo a qualcosa lo facevo spesso offline, perché ero ancora abituato ad andare in giro con la clava a caccia di femmine da portare nella mia caverna.
Questo gioco in particolare lo iniziai nel 2010 (ho controllato le date dei primissimi achievement che sbloccai) ma chissà per quale motivo non lo portai a termine. Forse all’epoca mi dava fastidio giocare una avventura grafica completamente in inglese, ma oggi le cose sono molto cambiate.
A riguardo dell’inglese però inizio subito con il dire di stare attenti a un eventuale acquisto. Non esiste l’italiano ufficiale su Steam, nemmeno sottotitolato. Il doppiaggio è in inglese così come i sottotitoli e non si tratta di un inglese facile, perché nel gioco ci sono i pirati, e lo sapete bene come parlano i pirati. È come leggere un libro fantasy in inglese in cui i nani parlano con il loro tipico slang…
Sapevo di una traduzione amatoriale, ma non ho la più pallida idea se oggi sia rintracciabile da qualche parte in rete e nemmeno di che qualità sia… comunque se non avete problemi con la lettura dell’inglese, anche veloce, perché i dialoghi scappano, non pensateci due volte a provarlo.
Il fatto è che si tratta di una avventura davvero piacevole, sebbene tecnicamente datatissima, tanto che esiste il solo formato 4:3 e in bassa risoluzione (800x600, ho controllato sulla Wiki del gioco) e quindi su un 16:9 vedrete le bande nere verticali ai lati.
La grafica è abbastanza elementare anche se ci sono locazioni che mi hanno ricordato le vecchie avventure Lucas. Gli enigmi sono tutti intelligenti e questo è uno di quei giochi in cui non ci sono ostacoli semi insormontabili da passare, anche laddove ci sono momenti che a prima vista sembrano avere di fondo una complessità superiore. Il gioco inoltre presenta al suo interno un sistema di aiuti mediante un pappagallo che ci portiamo appresso dall’inizio dell’avventura. L’ho usato due volte, perché avevo intenzione di terminare il titolo in giornata, anche se con il senno di poi penso che ci sarei riuscito tranquillamente da solo.
A riguardo della longevità, penso che sia il punto dolente. Intendiamoci, alla fin fine il titolo riesce raccontare quello che vuole raccontare, ma lo fa in sole 7 ore circa di gioco (tenuto conto anche dei tempi per pensare alla soluzione degli enigmi). La storia c’è tutta e il cerchio si chiude, anche se è abbastanza anonima. In pratica si inizia pensando che si debba ritrovare il proprio carico di merce e si finisce per salvare una donzella (un cane… i personaggi sono tutti animali che camminano su due gambe come gli uomini) che nel gioco conosceremo verso la fine, un salvataggio che diventerà lo scopo del gioco. Bof… abbastanza insipido e banale.
Tra le azioni che il protagonista (un cane anche lui) può eseguire, ci sono anche dei balletti magici che permetteranno di risolvere alcuni problemi. In pratica troveremo un libro con delle ricette e una specie di spartito che ci permetterà di realizzare i balletti. Ad esempio, potremmo dover ballare per attivare una magia che allontana da noi un animale. La cosa curiosa è che ballando al contrario la ricetta si otterrà l’azione opposta, per cui invece di allontanare avvicineremo l’animale.
È una meccanica piacevole, anche se le ricette che verranno usate per tutto il gioco sono solo una manciata.
Altra cosa piacevole è la ricerca di collezionabili interni al gioco. È possibile cercare gallette di cracker, delle monete o dei pezzi di bandiera per sbloccare dei collezionabili, come tracce sonore e artwork. Inoltre, una volta terminato il gioco lo si può ricominciare attivando i commenti degli sviluppatori.
Il gioco segnala sempre quando un oggetto sullo sfondo ha bisogno di ulteriori interazioni per scoprire i collezionabili, evidenziando in blu il suo nome passandoci sopra il puntatore, colore blu che comunque è sempre presente su ogni oggetto alla prima interazione. Questo è utile quando si rimane bloccati.
Se volete ricercare i collezionabili state attenti perchè vi sono valvole di non ritorno. Ad esempio, se non riuscirete a trovare tutti i pezzi di bandiera in una certa isola, passando alla successiva li avrete persi per sempre (mi è accaduto proprio questo personalmente), quindi esplorate per bene prima di mandare avanti la storia…
Il gioco non ha salvataggi manuali ma solo automatici, per cui non potrete tornare dove volete anche pianificandolo...
Non solo, se cercate tra gli oggetti sullo sfondo e non trovate nulla, non è detto che i collezionabili non si possano ritrovare nello stesso punto più avanti dopo che gli eventi si sviluppano. Ad esempio, nell’isola dei cannibali potreste tornare più tardi alla spiaggia e scoprire altri oggetti (che nascondono monete…) che la marea ha trascinato sulla spiaggia oppure potreste interagire con un boccale che avevate osservato 10 minuti prima e sentirvi rispondere che dentro c’è una moneta che prima era sfuggita…
Non esiste il doppio click per raggiungere all’istante l’uscita di una mappa, per cui dovrete ogni volta sorbirvi la passeggiata. Esiste una opzione che velocizza il movimento, ma questo si traduce nel vedere un film di Ridolini o di Benny Hill (quelli dove tutto è accelerato), per cui invece di rendere più piacevole il gioco lo rende quasi inguardabile…
In definitiva lo promuovo come avventura grafica che durante gli sconti probabilmente viene anche tirata dietro a pochi centesimi.
6.5/10
👍 : 7 |
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