Recensioni di LoveKami -Divinity Stage-

Pur essendo "solo" un racconto con un unica scelta nel finale, devo dire che la storia mi è piaciuta. Consigliato a chi vuole godersi una storia di 4 ore circa (per completare la prima route) leggera e divertente, ma che lascia spazio anche a qualche momento di "riflessione". Se comprato a pochi Euro ne vale la pena.

La grafica è bella, i disegni sono fatti bene. La storia però è un po' scontata e le scelte sono mooolto limitate(una). Nel complesso l'ho trovato carino, breve e assolutamente non impegnativo. Consigliato a chi vuole trascorrere qualche ora senza scervellarsi, meglio se acquistato in offerta.

(IT) Mi scuso di non rivolgermi all'utenza esprimendomi in inglese, ma preferisco parlare correttamente in italiano. Personalmente (anche se consiglierei comunque di provare questo gioco - meglio se a prezzo scontato) sono un po' incerto su come giudicarlo. Il gioco propone 3 routes, ma come gioco "dating sim" ... meh, dare una scelta unica in tutto il gameplay e che da essa, senza altre decisioni in seguito, la route prosegue di suo, è un po' banale, cioè uno si aspetterebbe di più ... Sulla trama nulla di che da dire, anche se la trovo molto "superficiale", forse perchè questa novel è stata concepita per essere visualizzata mentre sorseggi un tè caldo senza farti tanti problemi mentali ... Character design: ci sta, anche se dare a tutte le divinità "curve prosperose", lo trovo un po' esagerato, vabbè il fanservice e tutto ciò che ne consegue, però insomma, tanto per avere una "biodiversità". Tra i 3 personaggi ho apprezzato molto Kagura Amauzu, la più energica del trio, non si può certo parlare di più o meno incline alla lascivia, perchè tanto tutte e 3 il "service" lo danno a modo loro, però sinceramente mi ha ispirato molta simpatia, e la sua è stata l'unica route a non far scollarmi i dialoghi (spiace per Sara e Shuri, ma tra la previdibilità legata al loro carattere e le circostanze di dover ristrascorrere i medesimi eventi, spesso incappando in scene identiche, non ha stimolato la mia curiosità sui loro dialoghi). Ambientazione e design: sotto certi aspetti ho apprezzato lo stile di disegno e gli sfondi (anche se vedere Akihabara senza nemmeno un'anima, mi ha lasciato un uggia addosso, madonna santa ...) e sinceramente lodo non poco le vignette (per quanto sporadiche siano) che smorzano la monotonia dando quel tocco di leggerezza (e strappandoti talvolta pure un sorriso). OST: si, ci sono stati momenti come all'inizio in cui, anche se persistente, la medesima musica risultava azzeccata, intrigante e non annoiava, ma in altre occasioni invece, l'ho trovata molto pesante, appunto per questa ripetività; ovvio che le visual novel "riciclano" alcune melodie per tutta la loro durata, ma è proprio qui che si cerca di creare qualcosa che puoi stare lì ad ore ascoltarla, come se la stessi ascoltando per la prima volta, accompagnando i dialoghi al meglio. Nel complesso è una visual novel che ritengo (soggettivamente) passabile, poco sopra la sufficenza, però come dire ... "ho visto meglio" ...