Nights of Azure
195 😀     81 😒
66,85%

Valutazione

Confronta Nights of Azure con altri giochi
$29.99

Recensioni di Nights of Azure

ID applicazione527280
Tipo di applicazioneGAME
Sviluppatori
Publisher KOEI TECMO GAMES CO., LTD.
Categorie Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Supporto Parziale del Controller
Generi GDR
Data di uscita7 Feb, 2017
Piattaforme Windows
Lingue supportate English, Japanese

Nights of Azure
276 Recensioni totali
195 Recensioni positive
81 Recensioni negative
Misto Punteggio

Nights of Azure ha ricevuto un totale di 276 recensioni, con 195 recensioni positive e 81 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Misto".

Grafico delle recensioni


Il grafico sopra illustra l'andamento delle recensioni per Nights of Azure nel tempo, mostrando le variazioni dinamiche nelle opinioni dei giocatori man mano che vengono introdotti nuovi aggiornamenti e funzionalità. Questa rappresentazione visiva aiuta a comprendere la ricezione del gioco e la sua evoluzione.


Recensioni recenti di Steam

Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.

Tempo di gioco: 2211 minuti
Un grandissimo NI sotto tanti punti di vista. La parte positiva di questo titolo è anche quella che mi stava spingendo alle 40 ore cercando di completarlo al 100%, anche se alla fine ho rinunciato per un manifesto senso di inutilità della cosa. Si tratta del gameplay. Il quale non è nulla di che, perché intriso di elementi pessimi, ma ha un non so che di magnetico che di fatto mi fa esprimere un giudizio da occasione mancata. E sì, perché quella sensazione di leggerezza e totale mancanza di fisicità si fa sentire come un macigno. Noi e i nostri mostriciattoli alleati vagheremo per locazioni giganti stile anni 2000, costituite da corridoi giganteschi, larghi 48 metri, in aree indipendenti tra di loro ma contigue (in passato questo era giustificato dalla pochezza della RAM delle console, ma da almeno due lustri non lo è più). Il movimento è simile a quello di un blob che viaggia senza attrito lungo un piano scivoloso di metallo. La sensazione della camminata, o della corsa, è inesistente, avrebbero potuto sostituire a tutti quei simboli umanoidi un Go Kart e non avrebbe fatto la differenza. Tenuto conto che nemmeno con il Go Kart avrebbero reso bene il movimento per mancanza delle inerzie. Forse il paragone migliore è quello del movimento del puntatore del mouse sul desktop. Il giocatore si sente estraneo all’ambiente. Ed è una cosa che in un VG ritengo pessima, l’anti climax. In quel complesso di roba che si muove e che trascina a sé i segnalini è tutto così distante che potreste fare spesso fatica anche a capire chi è il vostro personaggio. A volte facevo una curva convinto che una roba svolazzante fossi io, invece era la mia fatina compagna e io stavo dietro immerso tra le luci e i colori di una massa informe che proseguiva nella corsa. Quando si menano i fendenti ai nemici le cose possono peggiorare. La mancanza di contatto e di fisicità è deprimente. Colpiremo i nemici e ce ne accorgeremo solo dalla diminuzione dei suoi HP. Ma il paradosso dei gemelli interviene qui e l’asticella si alza e definisce una transizione: in un intralcio di luci ed effetti che a un certo punto diventa… appagante. Avanzeremo tra le aree, appariranno 56 nemici e ci butteremo con il blob in mezzo, ben sapendo che combinazioni di mosse fare e osservando come gli HP dei nemici vengono prosciugati. È quello il nostro obiettivo, l’indicatore a schermo che attrarrà sessualmente il nostro sguardo. La barretta rossa degli HP dei nemici. È uno schifo, ma si continua a farlo, perché c’è quella quest che deve essere conclusa o quell’oggetto di cui siamo alla ricerca. Con i boss va anche meglio, perché con loro serve un approccio più strategico/tattico. Non sono difficili, nemmeno troppo lunghi e finalmente ho davanti un gioco in cui presentano una sola barra vita e fanno quello che devono con momenti in cui cambiano il loro modo offensivo, non rompere gli zebedei per ripetitività. I boss però hanno il problema della barra degli HP in alto sullo schermo, per cui con loro lo sguardo è costretto a lasciare il confuso campo di battaglia. Il che a volte rompe l’incantesimo e fa esprimere: “ma ancora ci sto giocando?”. Il game designer qui cade nella sua stessa trappola, dando modo al giocatore di riprendere i sensi e porsi domande. Un autogol: non bisogna risvegliare il tonto che viene ipnotizzato, potrebbe reagire male. Spiegato il motivo delle mie 37 ore, andiamo alla questione dell’ambientazione e della trama. La prima è molto atmosferica, quasi magica, lasciandoci alla mercè di un mondo oscuro e oppresso con unico luogo di salvezza una specie di hotel in cui trovare rifugio e scambiare quattro chiacchiere con una manciata di sfigati come noi. I colori e la notte eterna contribuiscono tanto al setting del mondo di gioco. L’hotel fa da hub per esplorare il mondo di gioco suddiviso in grandi aree a cui accedere da una mappa, una volta varcata la soglia dell’edificio. Ogni giorno realizzeremo quest secondarie (alcune casuali e infinite utili a racimolare soldi e una valuta in sangue, elementi che da un certo punto in poi saranno completamente inutili perché saremo ricchi sfondati) o quest principali, alternate da scenette sempre abbastanza lunghe e mai troppo varie: i dialoghi sono quelli a mezzo busto alla Bethesda, mentre le scene con animazioni sono ripetute spesso (la protagonista che cammina per pochi metri…). Peccato anche per altri due difetti: • la trama è una monnezza. Intendiamoci, riesce a ricreare almeno quel collante che spinge il giocatore a portare a termine il gioco, ma nel complesso è raccontata male ed è sgangherata. Con un sottofondo lesbico che a volte mi ha dato solo fastidio perché gratuito; • una trama del genere è accompagnata da una OST che ho trovato nel complesso brutta. Non solo brutta, ma addirittura incompatibile con le atmosfere dettate dai colori e dalla tensione del gioco. Immaginatevi di scaricare il gioco sotto Halloween. Dalle immagini sembra il gioco perfetto per questo periodo, ma poi vi ritroverete ad ascoltare toni musicali da RPG solare o fin troppo scanzonato. No, no, no, non mi piace così. In definitiva, è il tipico titolo da cartellino arancione, da sufficienza risicata. Per passare qualche ora per una esperienza più simile a quella di un telefonino (schiacciare cose su un terreno di gioco in cui l’unica cosa che si vede bene è la barra degli HP che diminuisce) va più che bene, ma per il resto si tratta di un giochino con grosse superficialità. Avevo deciso a questo punto di metterlo tra i promossi risicati perché almeno è un titolo completo con un DLC incluso e quindi non costringe ad acquistare c_acca a parte. Ma poi mi sono ricordato di un altro problema, questo immane. Dal gioco non si può uscire se non con ALT+F4. E no, così la sufficienza la vede col binocolo. 5/10
👍 : 6 | 😃 : 0
Negativo
Caricamento dei file