Tempo di gioco:
288 minuti
Purtroppo Steam non permette un voto intermedio, di conseguenza devo propendere per un giudizio negativo, almeno ad oggi, nel 2022, giocato su Quest 2.
Questo titolo vi immerge in un mondo onirico con ambienti frutto della mente del protagonista, popolato da creature surreali e grottesche. Sebbene nella prima fase l'ambientazione ed il ritmo rendano l'esperienza monotona, col susseguirsi dei capitoli invece si presenta una forte immersione dovuta alla perfetta sintonia tra ambienti di gioco e musica che fanno apprezzare molto il lavoro svolto dal team in termini estetici. Allo stesso tempo il ritmo narrativo si farà sempre più intenso. Purtroppo sono solo questi sono i lati positivi del titolo.
La storia:
La sceneggiatura ha delle basi interessanti, tuttavia, è evidente che non è stata sviluppata a sufficienza, restando in certi casi troppo fumosa e in altri fin troppo banale. Questo significa che non capirete molto di quello che succede per metà del gioco, mentre nell'altra avrete comunque le idee confuse. Peccato.
Gameplay:
Il gioco alterna fasi di puzzle solving a fasi di combattimento, le prime si basano sull´utilizzo di uno strumento che permette di manipolare lo spazio ed il tempo. I puzzle, di per sé sono molto semplici e sono figli dell'epoca in cui il gioco è uscito, pertanto non c'è da aspettarsi una forte interattività, il tutto è molto macchinoso e grezzo. Il combattimento, invece è ridicolo, infatti, c'è solo una tipologia di nemico che si dovrà prima stordire e poi colpire tre volte.
Comparto tecnico:
Qui si hanno le lacune maggiori, in primis il sistema di locomozione basato sul classico teletrasporto funziona molto male e questo mostrerà il puntatore in un luogo diverso rispetto a dove lo state puntando, facendovi spesso scivolare dalle sporgenze e rendendo il tutto frustante. A peggiorare la situazione è il fatto che spesso e volentieri vi troverete a teletrasportarvi dietro le texture, finendo in qualche raro caso fuori dalla mappa ed essendo quindi costretti a riavviare il "livello". Infine essendo un gioco pensato per la prima generazione di visori consumer, basati quindi su controller tipo Vive Wands, non si ha un buon mapping per i controller moderni con stick analogico, rendendo l'esperienza frustrante; per questo motivo dopo la prima ora di gioco ho dovuto rimappare i tasti. Inoltre, proprio per questo motivo non c'è il supporto allo stick analogico ed al relativo snap turn, costringendovi a ruotare continuamente su voi stessi con relativo attorcigliamento del cavo, pertanto, se ne avete modo, giocatelo wireless.
Per concludere non è un titolo completamente negativo, ha degli spunti interessanti sul fronte narrativo che mi hanno motivato a finire la storia per saperne di più; inoltre, è molto godibile l'ambientazione di gioco. Purtroppo è semplicemente invecchiato male. Certamente un riadattamento del sistema di movimento ai controller moderni ed un fix al teleport renderebbe l'esperienza molto meno frustrante. Di conseguenza consiglio il gioco solo ai super appassionati di VR che hanno già giocato a tutti i titoli più importanti e che vogliono vedere come si è evoluto il medium negli anni. Da prendere solo se scontato sotto i 6 euro.
Non ho provato la modalità flat su schermo tradizionale, tuttavia, essendo il gameplay mediocre per la VR, si andrebbe a perdere il principale punto di forza dell'esperienza: l'immersione nel mondo di gioco.
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