Tempo di gioco:
224 minuti
Dopo quasi 9 anni di distanza dal primo The Walking Dead (TWD) e 8 anni dal secondo, il mio backlog finalmente si sfoltisce con Michonne (ma mi mancano ancora altri titoli Telltale…).
La formula è la stessa dei precedenti titoli. Il gioco è suddiviso in capitoli (solo tre per l’esattezza), per una durata complessiva di circa 3 ore e mezza, con il primo e il terzo capitolo leggermente più lunghi.
Il doppiaggio è in inglese così come le scritte a video, ma esiste una patch amatoriale che permette di trasformare queste ultime in italiano. Una ottima localizzazione che presenta un paio di bug qui e lì con dei caratteri che non dovrebbero esserci nel testo, ma che funziona benissimo.
Personalmente ho provato ad applicare tutti i file di traduzione insieme, ma quando un nuovo capitolo parte il gioco ritorna in inglese, per cui mi è stato scomodo ricopiare i file di traduzione ogni volta alla fine del primo e del secondo capitolo.
La storia del gioco è praticamente il gioco stesso, nel senso che fa da cardine a tutto, e devo dire che, per quanto poco interessante di per sé, essa è piena di piccoli eventi e situazioni che rendono piacevole il viaggio. E purtroppo rimane il solito difetto di questo tipo di produzioni: ogni capitolo è davvero troppo corto e pensare che all’epoca per giocare per poco più di 1 ora ogni volta bisognava attendere ALMENO un mese (nei casi peggiori addirittura mesi). Non ho mai capito il senso di questo tipo di proposta… che ultimamente stanno ripetendo con The Expanse. È ancora più bello giocarseli tutti alla fine, realizzando una unica, corposa e intensa run.
Al limite se ne gioca uno ogni giorno, ma almeno non bisogna aspettare mesi… anche perché, appunto, si tratta di esperienze estremamente brevi.
Dal punto di vista del gameplay il titolo è prevalentemente un contenitore di QTE (Quick Time Event). Il giocatore dovrà premere il tasto indicato a schermo entro un certo intervallo di tempo (mai troppo breve né troppo lungo) a cui si aggiungono scelte di dialogo temporizzate. Per questo ultimo aspetto non ho valutato quanto incidano le scelte prese in una run, avendone fatta solo una. Devo dire però che la forza di certe scene non rende mai stufanti i QTE, anzi.
Per la restante parte del gioco si assiste a innumerevoli dialoghi tra i personaggi e al limite alla nostra Michonne viene data la possibilità di spostarsi di qualche metro per analizzare oggetti o interagire con essi. In alcuni punti bisogna farlo velocemente, prima che accada qualcosa.
A proposito di Michonne, mi è piaciuta tantissimo, è una bella donna con espressioni facciali di tutti i tipi, per cui ho provato anche tanta empatia. Cerca di dimostrare una forte scorza superficiale davanti agli altri, ma non sono pochi i momenti in cui cede agli occhi di tutti.
Artisticamente si tratta di quanto già visto nei TWD, quindi ottimo e tecnicamente già all’epoca si trattava di giochi che giravano senza problemi di fluidità, per cui oggi è anche meglio.
Ci sono però alcune piccole magagne. A volte i caricamenti di passaggio tra scene sono abbastanza lunghi, in alcuni casi tanto da essere fastidiosi e addirittura, in un caso verso la fine, ho pensato che il gioco si fosse freezato…
Inoltre, una cosa che mi danna sempre l’anima, all’avvio del gioco viene richiamato sempre il collegamento al server per l’autentificazione sul sito Telltale (non so nemmeno se esiste più dopo la avvenuta chiusura del gruppo di qualche anno fa), il che si prende secondi preziosi prima di iniziare a giocare. È naturalmente skippabile, ma non capisco perché debbono ammorbarci sempre con queste richieste obbligatorie quando basterebbe metterle in una voce di menù solo per chi ne fosse interessato.
E segnalo, inoltre, qualche incertezza di pace frame in un paio di occasioni.
Per il resto, tenuto conto della pochezza di contenuti, il gioco lo consiglio quando scontato a 5 euro o meno, ma non al prezzo pieno attuale di 15 euro.
6.5/10
👍 : 5 |
😃 : 0