Recensioni di Love at First Sight

Ancora una volta scavare non porta solo carbone, ma anche qualche diamante. Un gioco con alti e bassi ma sopratutto alti. La storia gira intondo a Mamoru, un ragazzo normale, che dopo la solita chiacchierata appena finite le lezioni esce dall'aula, ma sente una ragazza piangere, e proprio in uno dei punti cechi della scuola che trova una ragazza fuori dal comune di nome Sachi, una ragazza con un solo occhio di genetica. La premessa del gioco l'ho trovata interessante, perché si va a scoprire passo passo come influenza questa disabilità in una ragazza delle superiori come: il bullismo, la crescita personale, le relazioni sociali, la propria autostima, le amicizie e infinite il romanticismo. Il gesto affettuoso di Mamoru all'inizio, fu motivato da lui stesso come "atto di pietà" che poi si rivelerà essere nient'altro che amora verso di lei, sin dal primo momento in cui l'ha incontrata, però d'altronde, come tanti ragazzi, è difficile ammettere i propri veri sentimenti. Da li in poi al supporto di Mamoru, Sachi riuscirà piano piano ad amare la propria vita, ad andare a scuola con serenità e ad imparare a fidarsi di più delle persone. Cosa non mi è proprio piaciuto nella storia è stata la tipica bulla, che mi è parsa un pò piatta di scrittura, però mi ha fatto piacere che lei fosse poco presente nella storia, così potevo concentrarmi sulla relazione tra Mamoru e Sachi. Sullo stile artistico non ho molto da dire, semplicemente l'ho adorato. Ha proprio uno stile che mi riporta alle visual novel dei primi anni 2000, dalle ambientazioni e dai disegni, a mio parere, più che originali. Le ost ci azzeccano con le scene del gioco, non sono le musiche più orecchiabili di sempre, ma le ho apprezzate comunque tanto, sopratutto perché sanno dare proprio le emozioni che quella parte di storia deve dare. Possiamo dire in conclusione che, Sachi, nonostante sia nata con un solo occhio, ha dovuto affrontare crudeltà e pregiudizi. A scuola l’hanno ferita profondamente, tuttavia, queste esperienze dolorose hanno contribuito a rafforzare la sua forza interiore. Nonostante tutto, il suo cuore d’oro è rimasto intatto, capace di amare e di mostrare compassione anche verso chi la giudica, anche se con un pò di ingenuità. In sostanza, è un esempio di resilienza, ha trasformato il dolore in una capacità straordinaria di dare amore e comprensione agli altri. 8.5/10