Recensioni di Headlander
ID applicazione | 340000 |
Tipo di applicazione | GAME |
Sviluppatori | Double Fine Productions |
Publisher | Adult Swim Games |
Categorie | Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Steam Cloud, Supporto completo per controller, Riproduzione remota su TV, Sottotitoli disponibili |
Generi | Azione |
Data di uscita | 25 Lug, 2016 |
Piattaforme | Windows, Mac |
Lingue supportate | French, Italian, German, Spanish - Spain, English, Russian |
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14 Recensioni totali
14 Recensioni positive
0 Recensioni negative
Negativo Punteggio
Headlander ha ricevuto un totale di 14 recensioni, con 14 recensioni positive e 0 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Negativo".
Recensioni recenti di Steam
Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.
Tempo di gioco:
672 minuti
Double Fine non sbaglia un colpo e regala un'altra splendida gemma indie. Un metroidvania piacevole e mai frustrante con una storia in stile b-movie anni 60 che è anche interessante. consigliato!
👍 : 3 |
😃 : 1
Positivo
Tempo di gioco:
526 minuti
Bel metroidvania con un proprio stile e diverse soluzioni di gameplay molto interessanti, una su tutte l'idea di cambiare il proprio corpo a piacimento. Semplice sia come combattimenti che come esplorazione, si lascia giocare in maniera disinteressata e piuttosto piacevolmente. Sottovalutato.
👍 : 0 |
😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco:
515 minuti
Un grazioso metroidvania spaziale, che come altri prodotti Double Fine mantiene un'impronta umoristica, nonostante tenti di miscelarla con una storia a suo modo tragica nel profondo. Una via di mezzo abbastanza riuscita.
Se nel film cult Highlander (rovinato poi dai seguiti) , l'immortale moriva solo con il taglio della testa, in Headlander invece, oltre a poter prendere qualunque sorta di danno nel corpo, potremo staccare di nostra volontà la testa per sfuggire ai pericoli che solo in quel momento diverranno davvero letali. Si perchè è questo che siamo realmente, una testa, una fragile testa vagante, disponibile all'inizio in tre versioni; uomo giovane, donna giovane, uomo anziano. Tutti e tre inscatolati in stile Futurama, ma con meno salamoia e maggiore indipendenza nei movimenti.
Dovremo costantemente trovare un nuovo corpo ospitante, spesso scegliendoli in base al colore e alla dimensione utile alla porta che intendiamo attraversare. I nostri poteri principali consistono nell'aspirare piccoli oggetti e nello svolazzare coi propulsori per fonderci con varie strutture meccaniche, siano essi; ascensori, torrette, robot di dimensione e capacità offensiva diversa ed infine, gli immancabili potenziatori, che per la maggior parte ci daranno punti da spendere ed energia extra per lo scatto veloce, che successivamente ci permetterà a suon di capocciate di infrangere alcuni ostacoli nei condotti più nascosti.
Ovviamente nulla ci verrà regalato, l'aspiratore del casco servirà proprio a staccare le teste nemiche per sostituirle con la nostra, e dovremo farlo spesso, spessissimo, cercando nel frattempo di non farci colpire dai proiettili vaganti, che in tutto il gioco godono di un alto grado di rimbalzo, al punto che vi sono anche enigmi ambientali su di essi, per togliere barriere ad oggetti o per aprire certe zone necessarie per proseguire.
Con i punti guadagnati dai potenziatori e dai globi energetici nascosti potremo aggiornare notevolmente le nostre capacità. All'inizio ciò apparirà davvero superfluo e sgravante, ma già a metà del gioco si dimostrerà vitale per superare il numero crescente di laser e nemici. Oltre a migliorare le resistenze base, potremo acquisire due tipi di barriera, una parziale che si consuma assorbendo i colpi ed una totale a tempo limitato. Potremo velocizzare la propulsione per superare presse mortali, dotare di rigenerazione i corpi posseduti, aumentare gli attacchi fisici, rendere esplosivo un oggetto aspirato stile Gambit degli X-men, crearci un alleato e potenziare i colpi laser dei soldati posseduti, qui rinominati "Pastori", con la semplice pressione prolungata del tasto sparo.
La storia, tratta di un futuro distopico in cui l'umanità, per come la conosciamo, è radicalmente cambiata, robotizzata totalmente, e nonostante ciò a rischio perdita di libertà, pensiero e sentimenti per colpa di un 'intelligenza artificiale chiamata Matusalemme. Ovviamente noi dovremo schierarci contro il cyber-dittatore per salvare tutti dal suo controllo. Ecco... ad essere onesto, causa anche la necessita di leggere in alcuni momenti concitati, non ho afferrato tutti i passaggi, ma anche così mi sono parse evidenti i buchi di sceneggiatura per risparmiare sulle animazioni e sui tempi di lavorazione. Non saranno moltissime infatti le occasioni per dialogare con qualcuno al di fuori di Aldo, l'unità che ci ha risvegliato, della situazione in cui ci troviamo. La maggior parte dei discorsi selezionabili con gli abitanti della stazione sono ripetitivi e inutili, roba astrologica e poco altro e anche e le sottomissioni per conto terzi saranno decisamente scarse di numero, come del resto i giganteschi Mid-boss.
Come fu per The Cave o per il più rampante e artistico Broken Age, verso la fine Double Fine mostra un pò il fiato nel cercare di darci un oretta extra in un gioco che non arriva comunque di suo alle 10 ore, a meno che non vi perdiate per strada per colpa degli ascensori da sbloccare o allunghiate volontariamente il brodo per finire di trovare tutti gli upgrade e le sottomissioni dopo il finale post crediti, che ci toglierà il requisito del colore dalle porte.
Nell'ultima parte il titolo punterà maggiormente sulle ondate nemiche e la nostra capacità di resistere, mentre alcune idee tardive come sequenze colorate e controlli speculari non verranno purtroppo approfondite.
Headlander è un titolo che prende chiari spunti da altri prodotti, ma li rimaneggia in modo personale e riesce a far sorridere a più riprese nonostante il personaggio muto. Da menzionare in questo i curati e numerosi balletti che ogni robot non combattente ci permetterà di fare. Tra di essi, solo uno sarà esente da tale capacità, ma in compenso ci aggiornerà la mappa agevolando la nostra esplorazione. Nel caso il giocatore voglia fare a meno di tale supporto, guadagnerà un trofeo in più.
Headlander non ha pretese di profondità poetica e non fa dello stile artistico lo specchietto per le hardcore allodole, ci offre semplicemente una giocabilità solida e un'esperienza piacevole. Gli spunti per arricchirlo non mancavano, ma anche così mi sento di consigliarlo caldamente, pur ribadendo che si tratta di un prodotto a budget basso, che ha dalla sua unicamente l'abilità di uno studio indie di livello superiore alla media, con uno stile spensierato e meno comune di quanto si sarebbe portati a pensare.
👍 : 3 |
😃 : 1
Positivo