Tempo di gioco:
433 minuti
Puzzle game che non mi sento di bocciare perché non ha grandissimi difetti oggettivi e molti potrebbero apprezzarlo più di quanto non abbia fatto io, ma rimane comunque non alla portata di tutti.
Il concetto in sé è abbastanza semplice: ci sono dei laser colorati e dei bersagli, bisogna usare specchi e altri dispositivi per deviarli o mescolarli e colpire i bersagli del colore apposito.
E se si limitasse a questo, sarebbe decisamente più abbordabile, ci sono altri titoli simili in cui si gioca con i colori e sono in gran parte piacevoli.
Il problema è che ogni livello è a fasi: in ogni fase, si accendono o spengono diversi laser o bersagli, e questo comporta l'elaborazione di una soluzione che soddisfi tutte le fasi.
Così si inizia, si prova, si sbaglia, la maggior parte delle volte si riesce a sistemare i dispositivi in modo da completare una o più fasi… ma scorrendole tutte si scopre che magari invece no, una è sbagliata per un riflesso o un mix non previsto. E allora via a spostare gli specchi e i mixer ancora e ancora, sprecando un sacco di tempo per ogni singolo livello e cercando di pensare sia a come sistemare i dispositivi, sia alle interazioni dei laser tra di loro, sia al soddisfare ogni singola fase anticipandone le dinamiche.
Ma se almeno inizialmente la soddisfazione di riuscire a completare un livello è notevole, questa si trasforma inesorabilmente in frustrazione una volta introdotti alcuni particolari tipi di dispositivi (IF, AND, OR e via dicendo) che permettono il passaggio dei laser solo a determinate condizioni, e danno vita a soluzioni incredibilmente ostiche e contorte già verso metà gioco, con una curva di difficoltà che si impenna a livelli inumani e costringe spesso a guardare la soluzione dopo ore passate inutilmente a cercare un modo per soddisfare tutte le fasi (che aumentano pure).
I livelli sono un centinaio credo, tutti abbastanza simili tra loro, ma personalmente mi hanno stufato già verso metà per i motivi spiegati sopra.
In sé non è affatto un brutto gioco, ha una bella grafica minimale e concettualmente è semplice da capire, ma è probabilmente rivolto più a un pubblico di matematici o programmatori abituati alle variabili e al soddisfare tutti i criteri di un dato problema che non ai normali appassionati di puzzle game, perciò se appartenete alla prima categoria e non vi spaventa la difficoltà, potrebbe piacervi.
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