Tempo di gioco:
148 minuti
[h1]Rivisitazione del secondo titolo della saga uscito nel ’98, senza i suoi vistosi rallentamenti di gioco[/h1]
Questa variante presentata nel ’99 acquisisce il motore grafico che sarà poi fatto proprio dalla terza interazione. Niente grossi pixel a schermo dunque, ma anche la filosofia di fondo è mutata, più vicina a quella del terzo titolo: più nemici, più prigionieri di guerra, più bonus, più oggetti dello scenario distruttibili, più caos a schermo, Boss Fight più tenaci, più armi e varianti delle precedenti ora più potenti. Insomma un capitolo nato anche per rendere la sfida più ardua.
Il restayling riguarda anche la paletta cromatica e le fasi della giornata, ora differenti; ci sono poi alcuni riferimenti a prodotti cinematografici come Mars Attack, La Guerra dei Mondi, e Indipendence Day. E’ presente anche un remix delle musiche.
[b]Storia:[/b] ritorna il tenente Marco Rossi con i suoi muscoli, e la spavalderia dell’eroe cinematografico anni ’80, nella nuova parodia della seconda guerra Mondiale. Siamo chiamati alle armi per sconfiggere nuovamente l'esercito della Ribellione del generale Morden, che vuole conquistare il mondo, ma stavolta ha due alleati tenaci: mercenari arabi armati di scimitarra, e una razza aliena.
I Boss, macchine da guerra ancora più grosse e “cattive” di quelle viste nel primo episodio, nascono dalla volontà di riprendere quell’aura un po' mistica legata al Terzo Reich; un tema ricorrente, ripreso anche da altri brand videoludici come la saga di Wolfenstein (su tutti Return to Castle Wolfenstein).
Ad accompagnare Marco e Tarma Rowing stavolta ci saranno anche Eri Kasamoto e Fiolina "Fio" Germi. La scelta del personaggio è pressoché irrilevante ai fini del gioco.
[b]Gameplay:[/b] come sempre avremo un tasto per saltare, uno per sparare (nel corpo a corpo passa in automatico al coltello), e un altro per lanciare bombe stavolta in 2 varianti (Stielhandgranate n.24 più le classiche molotov). I proiettili della pistola d’ordinanza sono infiniti, ma la mole di nemici rende tutto più difficile. La particolarità però è che la direzione di marcia è la stessa della balistica: ciò vuol dire che non potete gestire separatamente direzione dei proiettili e percorso del personaggio.
Sparsi per i livelli troverete diversi prigionieri, dai nomi più assurdi, da salvare. La novità è rappresentata da alcuni personaggi in grado di lanciare onde energetiche -come Goku- al grido Kamehameha!
In generale però vi mostreranno la loro gratitudine donandovi dei power-up, e come accennavo in precedenza stavolta ci saranno più varianti all’interno della stessa categoria delle bocche da fuoco contrassegnate -come sempre- dalle lettere: Rocket Launcher (R), Lanciafiamme (F), Heavy Machine Gun (H), Drop Shot (D), Shotgun (S), Arma Laser (L) … Il conteggio dei prigionieri viene annullato a ogni vita persa, facendo perdere il punteggio acquisito.
La gestione oculata delle munizioni durante il caotico andirivieni a schermo è pressoché un’utopia: ecco allora che almeno la precisione deve essere eccezionale, pena la perdita della partita. Di tanto in tanto avrete anche la possibilità di salire su un veicolo in grado di potenziare la vostra resistenza e potenza di fuoco: quando non riesce più a sopportare altro fuoco esplode, se reperite delle taniche di benzina riuscite a posticipare questo evento.
Tra i mezzi a disposizione figurano: un cammello munito di arma laser, un aereo, un esoscheletro, e un cingolato. Il titolo è strutturato in 6 missioni. Al termine dello stage c’è il Boss, dotato di un’elevata resistenza e in grado di scatenare un fiume in piena di proiettili vari.
Non mancano poi i collezionabili, per incrementare il punteggio: animali, pesci, lettere, pietre preziose e cibi. Se si eccede nel recupero di questi ultimi cambia la fisionomia del protagonista: diventa un simpatico ciccione le cui armi (anch’esse mutate stilisticamente) causano ancora più danno.
Altre due sono le varianti rispetto al primo capitolo: i passaggi alternativi da scovare, con maggiori ostacoli e bonus; e la possibilità di essere mutati in mummie, con un malus nell’agilità, se colpiti dal soffio violaceo delle creature bendate.
[b]I.A:[/b] i Boss sono ostici quasi come quelli di Metal Slug 3, hanno delle routine da apprendere, ma la difficoltà non è insita tanto nei particolari pattern d’attacco quanto piuttosto nella loro grande resistenza. Inoltre lo spazio è ristretto e anche i nemici regolari sono un fiume in piena in scenari dove non si può andare indietro: solo proseguire in avanti, col rischio di scontrarsi con sempre maggiori capannelli avversari.
Gli avversari sono differenziati in base all’arma imbracciata: granate, coltelli, rpg, fucili, spade da lancio, ecc… Non potevano mancare i mezzi nemici come carri armati, moto, aerei lancia missili, imbarcazioni, ecc…
E’ possibile impostare un numero di coin da spendere come vite massime da usufruire, oppure optare per un numero infinito ma così facendo si terminerà il gioco in un’oretta.
[b]Comparto grafico:[/b] varie location: Cina, tomba egizia, villaggi arabi, sotterranei, ecc… La grafica è ancora in 2D ma il numero di poligoni è aumentato e la paletta cromatica può contare ora su tonalità maggiori. Anche le animazioni sono maggiori a seconda della mutazione, da cui ci si può curare recuperando l'antidoto... O morendo.
[b]Comparto tecnico:[/b] sarebbe scorretta un’analisi moderna, mi limiterò a sottolineare una conversione buona, senza cali di frame o rallentamenti presenti invece nel secondo capitolo. Anche i dettagli degli scenari sono stati arricchiti.
[b]Commento finale:[/b] questa interazione presenta migliorie tecniche e grafiche rispetto a Metal Slug 2. Alza anche l’asticella della sfida, motivo per cui è più consigliabile a chi è interessato alle ardue competizioni, cioè non toglie che impostando il numero infinito delle vite possa essere portato a termine da tutti: si perde però così lo spirito dell’epopea di Metal Slug.
Rimane salda l’atmosfera ironica di fondo tra armi (è presente un fucile che lancia macchinine esplosive), e soldati stesi su lettini a prendere il sole e sorseggiare cocktail ignari della rumorosa guerra che si manifesta nelle loro immediate vicinanze, prigionieri di guerra che si sfilano i boxer per manifestare il power-up da donarvi (a mò di prestigiatori sul palco).
E’ molto divertente in co-op, se avete la possibilità di giocarlo con altri amici fateci un serio pensierino.
[h1]Extra:[/h1]
[url=http://lucullusgames.blogspot.it/2015/12/recensione-di-metal-slug.html]Recensione di METAL SLUG 1[/url]
[url=http://lucullusgames.blogspot.it/2015/09/recensione-di-metal-slug-3.html]Recensione di METAL SLUG 3[/url]
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