Tempo di gioco:
1432 minuti
I giochi di golf hanno per me sempre un fascino peculiare, non c'è che dire... E questo The Golf Club, al pari di tanti altri, mi ha subito colpito, appena rilasciato, con la sua grafica gradevolmente ben fatta e l'atmosfera rilassante. Ha continuato poi a tentarmi continuamente, ammiccando dalla lista dei desideri con la sua parata di verdi panorami rigogliosi, lanci ben fatti, possibilità di personalizzazione (almeno sulla carta) veramente profonde.
L'ho promosso in lista dei desideri, infatti, non appena mi è stato suggerito da Steam e ho provveduto a comprarlo [b]senza badare troppo al prezzo[/b] dopo aver visto e letto qui e là. Probabilmente proprio questo mi ha mal disposto, alla fine, nei confronti del prodotto...
Sono stato illuso dalla presentazione qui in vetrina, dai video di gameplay che avevo visto in giro e a causa di questo ho continuato a conservare un astio cordiale nei confronti degli sviluppatori. A mio avviso hanno avuto troppa fretta di rilasciare il gioco per arrivare ad un dunque economico e iniziare a monetizzare il loro progetto. Ne sono convinto, tanto che credo che il successore sia il gioco che avevano in mente dall'inizio.
Detto questo, a controbilanciare una grafica non priva di difetti ma certamente ben architettata, non mancano i difetti da riportare:
§ il sistema di controllo del tiro, dello swing, è assolutamente insoddisfacente, direi praticamente inutile: cambiando settaggi di ogni tipo e in ogni modo possibile si ha pochissima variazione su come il tiro viene poi concretizzato restituendo una sensazione di finto davvero ingombrante nell'esperienza di gioco;
§ la fisica assume dei connotati nuovi e davvero inverosimili, passando da inspiegabili traiettorie a campana a green in cui la palla accelera in piano piuttosto che rallentare di colpo davanti al nulla; i misteriosi effetti di attrazione gravitazionale dei bunker continuerò a sognarli di notte;
§ la fisica sul green peraltro deve avere una menzione diversa perché la si vive passando dal curling estremo alla colla, con misteriosi ed inspiegabili cambi di grip dell'erba senza nessun particolare elemento di disturbo, improponibili traiettorie e rallentamenti inspiegabili (per carità anche accettabili, in certa quantità, proprio perché volti a simulare il golf e le sue difficoltà reali).
Se vi sembrano pochi come numero provate a rileggerli dopo aver ben realizzato la cosa che si tratta di un gioco di golf. Sono sicuro che cambierete idea anche voi. Mi spiace dirlo perché del buono l'ho intravisto, ma non lo consiglierei.
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