Tempo di gioco:
299 minuti
Sorvolerei sulle presentazioni, ma a beneficio di chi non lo sapesse, mi tocca spendere due parole: chi è l'Angry Video Game Nerd?
Al secolo James Rolfe, ha fatto milioni di visualizzazioni su Youtube (e soprattutto fuori da Youtube per una serie di motivi) andando a ripescare orribili videogames, principalmente dell'era 8 e 16 bit, e sfogandosi in modo sempre più teatrale ed elaborato, facendo così ridere i suoi fans per dieci minuti. Tali fans hanno risposto inviandogli artwork, remix della sigla e, dato che è di questo che tratta, videogiochi ispirati allo show. La maggior parte di essi è - diciamolo tranquillamente - ciarpame senza pretese. Questo no. Cosa lo rende diverso?
Primo, la qualità. Gli altri giochi erano buffi, sì, ma realizzati male, noiosi o troppo semplici. Questo è sia divertente che ben fatto. Secondo, ci troviamo davanti a un titolo che non dice semplicemente "Sono un gioco ispirato a uno show" ma che pretende - con tutte le buone ragioni - di essere trattato come un gioco, a prescindere dall'ispirazione. Se gli altri erano citazioni e battute mischiate a elementi di gameplay estremamente basilare, questo potrebbe anche non essere ispirato a un bel niente e non perderebbe un grammo di validità come gioco: basta osservare quanto sono intricati i livelli per immaginare la dedizione che gli sviluppatori ci hanno messo.
Per quanto riguarda il genere, questo gioco è tranquillamente ed inequivocabilmente collocabile tra i sidescroller, o platform, se preferite. Mi pare giusto che faccia il verso al genere più "classico" dell'era degli 8 e 16 bit, considerato che è il territorio dove il Nerd va a cercare materiale per lo show. La grafica è retrò e colorata, il sonoro è un continuo richiamo ai chip sonori di NES e Master System, ma il punto di forza di questo gioco è un gameplay sfrenato e incalzante.
Naturalmente, croce e delizia di questo titolo è la difficoltà. A difficoltà normale, il Game Over è poco più di un "riparti dall'inizio del livello" ma questo non lo rende per niente facile da finire. Va detto che tale caratteristica, associata al resto delle qualità di questo gioco, fa sembrare ogni minimo progresso come una conquista storica. C'è chi lo incasellerebbe nella categoria "Difficoltà Nintendo" ma - ne sono abbastanza sicuro - sbaglia. Sbaglia perchè Mega Man è molto più facile. Castlevania è molto più facile. Per giocare a AVGNA, serve tanta pazienza e la consapevolezza di dover fare un sacco di "trial and error"... D'altra parte, c'è a chi piace giocare così.
In sostanza, un gioco spietato che si fa perdonare tutto. Consigliato ai fan del Nerd, a chi vuole un gioco difficile e ai nostalgici. Consiglio vivamente un controller fedele, una sedia comoda e una scorta di birra a portata di mano.
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