Recensioni di Three Minutes To Eight

Già tutta la premessa e l'aspetto grafico mi sono piaciuti dalla demo. Il gioco mostra una sceneggiatura ben congeniata e articolata dimostrandosi complessa, ma creativa, nonostante prenda spunti da un bagaglio di letteratura e opere e devo dire che ci si immerge bene nel mistero e nella confusione del personaggio principale (ma è veramente il personaggio principale?..chissà....). Il fatto di morire e, apparentemente, dover rifare le cose dall'inizio, può un po' far desistere, perchè dà l'idea di dover fare numerosi tentativi (come in effetti, un po' è). Ma avendo finali multipli, quando si risolve il primo finale (che non sono sequenziali, ma dettati dalle scelte dell'utente in ogni momento del gioco) la storia diventa ancora più intrigante, dal momento che è come una ragnatela dove tutto può essere tutto e il contrario di tutto, ma intersecato in un'unica ambientazione dove si svolgono tutti i fatti intrecciati. In questo momento io ho sbloccato 7 finali su 10. Non ho avuto bisogno di aiuti chissà dove, quindi presumo sia fattibile per chiunque. Ci sono i momenti più "bui", ma questo avviene per ogni avventura grafica che si rispetti, presumo. Aldilà di alcuni possibili miglioramenti tecnici (che lo sviluppatore ha già monitorato), l'unico punto di cui posso dire "peccato", è la ridotta area di gioco nella quale si svolgono tutte le azioni che, ad un certo punto, danno l'idea di ripetizione ad oltranza delle azioni, rischiando un po' la noia. C'è da dire che poi, questa stessa ripetizione è comunque alla base del gioco, per forza di cose (come accade anche in svariati film o storie ambientate in situazioni di loop temporali, tipo "Il giorno della Marmotta") e diventa comunque famigliare facendo svanire quella sensazione di "ho già rifatto quest'azione 50 volte", ma sostituendola con un "ok, ora so cosa fare!". Forse avrei preferito due o tre finali, ma ambientati in un'area più vasta e una storia più lunga e dettagliata. C'è da dire che Nicola Piovesan è comunque molto bravo nella scrittura e creazione di situazioni. Il gioco è un'avventura punta e clicca pura, nonostante una meccanica di gioco che la distingue dal resto delle avventure e questo è sicuramente un pregio. Per me consigliato! EDIT: ho Concluso tutti e 10 i finali, tralasciando 3 segreti. Non so se avrò voglia di provare a vedere quali sono. I finali riportano a idee già conosciute nel mondo della fantascienza, ma sempre intriganti. Alla fine rimane che si avrebbe voluto probabilmente di più, in termini di gioco generale, ma il tutto fa comunque rimanere immersi nel mistero rendendo il gioco un prodotto differente regalando comunque delle buone sensazioni, migliori, forse, di svariate avventure ben più lunghe e impegnate.

Gioco che CONSIGLIO CON VARIE RISERVE! Che non mi è dispiaciuto ma che ha tradito molte aspettative create dalla demo. Esso ricorda un vecchio ripostiglio. Piccolissimo, ma con una valanga di roba al suo interno. E naturalmente ci sono cose utili e inutili. L'ossatura del gioco infatti è piuttosto semplice; una decina di fondali e altrettanto per i personaggi. Ma è all'interno che le cose si complicano. Se avete letto la sinossi, sapete già che lo scopo del gioco è impedire che il protagonista muoia allo scoccare delle 19:57; ebbene giocando si scoprono tanti modi per riuscirci. Ci sono vari fili, per così dire, che potremo scoprire compiendo determinate azioni o dialoghi e che però poi spetterà a noi saper seguire. Non sempre sarà possibile arrivare fino in fondo entro lo scadere del tempo; qui da una parte, avremo l'agevolazione di conservare un oggetto trovato nel corso della partita, così da ritrovarlo all'inizio del nuovo loop; dall'altra ci toccherà ripercorrere il percorso dall'inizio ripetendo tutte le azioni e i dialoghi necessari, cosa che può creare molta frustrazione. Altra peculiarità è che TMTE di fatto non ha una trama vera e propria. Come detto, ci sono vari percorsi per arrivare ad un finale e ogni finale darà una spiegazione diversa sulla natura del nostro protagonista e del loop in cui è prigioniero. Quindi siamo quasi in un gioco antologico con episodi con trame diverse, che però condividono personaggi e ambientazioni. TMTE riesce perciò a creare un esperienza particolare con caratteristiche oniriche e surreali. La scelta di una grafica pixel/voxel e di un leggero elemento di casualità contribuiscono ulteriormente alla costruzione di questa atmosfera fumosa e irreale. Il brutto è che non si riesce a creare una trama unitaria e che ci lascia senza una reale spiegazione del mistero ad attenderci alla fine; solo tanti piccoli finali che però non interrompono il loop e che quindi non possiamo neanche considerare dei veri finali. Quindi compratelo per l'esperienza che offre, ma se vi siete avvicinati perché speravate in una grande storia piena di intrigo e mistero, lasciate perdere.