Tempo di gioco:
2570 minuti
Il gioco è davvero imponente. Tutto, dalla voluminosissima trama fino ai più piccoli dettagli tecnici, meriterebbe di essere analizzato nel dettaglio. Cercherò di riassumere gli elementi salienti del gioco, a partire dalla sua straordinaria trama.
Per chi si fosse perso il primo titolo della serie, ecco un brevissimo riassunto: Geralt di Rivia è un witcher, un mutante con fattezze umane, esperto nelle arti della spada, della magia e dell'alchimia, al servizio del re Foltest. Questo secondo capitolo si apre con Geralt inaspettatamente imprigionato proprio dagli uomini dello stesso Foltest, con l'accusa di un grave delitto e un'impellente condanna ad essere scuoiato vivo. Durante un interrogatorio ad opera del soldato scelto Vernon Roche, Geralt racconta la verità su quanto accaduto, svelandoci lentamente i motivi della sua prigionia. Restiamo vaghi per non rovinare una storia con colpi di scena davvero inattesi. Vi basti sapere che il racconto iniziale, un flashback giocabile della durata di circa tre ore, rappresenta solo il prologo della vera avventura di Geralt, che si apre con la fuga dalla prigione e un viaggio in terre lontane nel tentativo di ripulire il proprio nome dalla più infamante delle accuse.La narrazione è intricata, la durata della sola campagna è stimata attorno alle 40 ore di gioco e il numero di personaggi coinvolti è semplicemente enorme. Quasi troppo grande, tanto che non ci vuole molto a sentirsi sperduti in una moltitudine di nomi, volti, luoghi e cose da fare. Una cosa che si amplifica a causa della mancanza del doppiaggio in italiano.Nel gioco la coordinazione del giocatore, l'uso sapiente della forza, delle parate e delle magie più opportune sono fondamentali e vengono prima degli elementi di ruolo. Durante gli scontri è più importante preoccuparsi di evitare il nemico che di farlo a fette, sfruttando i momenti più opportuni per colpirlo e sfruttando le parate per fargli abbassare la guardia. Geralt è sì un abilissimo spadaccino, ma non è un supereroe ed è pertanto suscettibile alla spada tanto quanto i suoi nemici.In numerosi scontri ci si trova in netta inferiorità numerica, ed è necessario dare sfogo a tutta la propria abilità con mouse e tastiera per poterne uscire vivi: anche i nemici più anonimi sono mortali. Non sorprende, dunque, che il gioco supporti anche il gamepad, caldamente consigliato nelle fasi di combattimento.Sfortunatamente anche il supporto del gamepad sembra sviluppato a metà. Ovvero, in alcuni casi ci troviamo comunque a dover fare uso della tastiera o del mouse (in una maniera alquanto scomoda, dato che l'utilizzo del pad nasconde il cursore del mouse) e vi sono situazioni in cui si sbaglia proprio per delle configurazioni di default non proprio perfette.Oltre al combattimento e all'uso delle magie, selezionabili da un praticissimo e rapidissimo menù, il giocatore può anche fare uso delle cosiddette fasi di "meditazione". Qui è possibile livellare il proprio personaggio, oltre che riposare, creare e/o bere pozioni.Queste ultime rappresentano un'aggiunta molto interessante al gameplay, in quanto si rivelano spesso imprescindibili per chi gioca. Ovvero, creare e bere pozioni è necessario, anche e soprattutto a causa delle continue situazioni di inferiorità in cui Geralt viene posto. Come abbiamo detto, l'eroe di questa avventura non è un supereroe (o, perlomeno, lo è solo in parte) e le pozioni sono l'unica via per portarlo a un livello superiore a tutti gli altri. Ci ritroviamo dunque spesso impegnati a raccogliere erbe medicinali e a combinarle in qualche intruglio in grado di potenziare un nostro tratto fisico, consentendoci di infliggere più danni o di vedere attraverso i muri, il tutto prestando attenzione a non intossicarsi. Troppe erbe fanno male.I paesaggi, siano essi urbani, campestri o selvaggi, sono rappresentati con dedizione maniacale. Più di una volta mi è capitato di soffermarmi di fronte a una finestra di un castello solo per ammirare il paesaggio sottostante, e spesso capita di cercare i punti più alti di una città solo per il gusto di poterla dominare con lo sguardo. Lo stesso vale per gli interni che, fatta eccezione per alcune case dallo scarsissimo valore narrativo e utili solo per razziare qualche moneta nascosta, risultano sempre molto diversi tra loro. Un aspetto estremamente positivo, in particolare quando si tratta di esplorare dungeon e palazzi.Dal lato del sonoro, la musica è davvero ottima, e per una volta la colonna sonora inclusa nella versione da collezione ha realmente girato nel mio impianto Hi-Fi. Tutto è orchestrato, e accompagnato da cantanti lirici che penetrano nelle orecchie come un coltello caldo nel burro. Davvero eccellente.
PREGI:
Storia coinvolgente, grafica, cura maniacale in ogni minimo dettaglio, dialoghi, longevità imponente, musica.
DIFETTI:
Qualche piccolo glitch, niente doppiaggio in italiano.
VOTO: 9
👍 : 5 |
😃 : 1