Recensioni di Cosmos Bit

8/10

Non lo so Rick... ho sempre apprezzato i giochi di SEEP nella loro semplicità, immediatezza e stile arcade, però stavolta non riesco a dare un voto pienamente positivo. Non c'è nulla in sé che non vada: grafica e sonoro sono OK, i controlli sono precisi, tutto è al suo posto. Però è un gioco che scorre via come acqua fresca, dopo un giorno te lo sei già scordato. Forse sarebbe dovuto essere un po' più lungo, con più segreti o almeno più livelli di difficoltà, qualche trovata simpatica in più anziché imitare così fedelmente il passato (e poi diciamocelo: i continui accenni a [i]Metroid[/i] e [i]Super Mario[/i] hanno un po' stufato). Come omaggio nostalgico va bene, però gli manca quel "qualcosa" per poter essere più memorabile. p.s. i due alieni alla fine mi pare di averli già visti, da dove arrivano? p.p.s. magari si poteva fare un finale come quello di [i]Metroid[/i] dove possiamo vedere la protagonista senza tuta spaziale :P :P

Un curioso breve ma bello metroidvania che ti tiene sulle spine (letteralmente ahah) per un bel po' i boss possono essere facili ma il resto del gioco non lo sarà altrettanto un po' di varietà rispetto al solito metroid. ben fatto team SEEP A curious short but sweet metroidvania that holds you on the spikes (literally ahah) for a while Bosses could be easy but the rest of the game won't be as forgiving a bit of variety over the usual metroid. well done team SEEP

Un bel giochino che purtroppo finisce in meno di 2 ore. L'unica parte "complicata" è stata la zona prima del boss finale, per il resto si lascia giocare con tranquillità. Steam mi segnalava il gioco come virus, spero sia un falso positivo.

La struttura richiama il metroidvania, le meccaniche però sono sempre verso l'ispirazione action 8 e 16 bit come da tradizione Seep, un altro passo evolutivo di questo team. Grafica e gameplay sempre più rifiniti, bravi!

Metroidvania abbastanza carino a schermate fisse, con una mappa molto piccola ma caratterizzata da zone climatiche distinte (ad esempio quella ghiacciata dove si scivola o quella di fuoco con pozze di lava). Durante i nostri spostamenti dovremo rintracciare i potenziamenti dello sparo e il doppio salto, quest’ultimo l’upgrade definitivo che ci permetterà di terminare il gioco arrivando alle ultime camere, dove poter rintracciare un chip che ci aprirà la porta per raggiungere la parte finale dove dovremo liberare degli scienziati tenuti prigionieri da alcuni alieni. Il gioco ha un sistema di punteggio che ritengo irrilevante, tanto che attardarsi a uccidere i nemici (che respawnano una volta rientrati nel quadro) non porta nessun vantaggio se non quello di liberare il passaggio, e quello che più conta è la raccolta di tre tipi di gemme che vengono rilasciate solo alla distruzione delle rocce. Queste gemme permettono di salvare il gioco nelle camere di salvataggio (non c’è altro modo per farlo e non esiste un sistema a check point) e aumentare il numero massimo delle tacchette dei punti vita e delle bombe, sebbene la loro ricarica totale sia automatica ogni volta che si raggiungono dette camere. La mappa, come detto, è relativamente piccola, ma in alcuni punti scomoda da attraversare, anche perché i tanti nemici devono assorbire fin troppi colpi per essere abbattuti, e non ho capito come mai tanta esagerazione, anche perché il vantaggio apportato al giocatore è, come detto, rivedibile (diverso sarebbe stato il caso di rilascio di bonus o gemme). A questo si aggiunge un backtracking che a volte sembra più una maniera di allungare l’esperienza, nel mio caso di meno di 3 ore, quindi davvero minimale. Vi ritroverete in almeno un paio di volte a rifarvi quasi tutta la mappa, dopo aver acquisito la capacità di proseguire oltre un certo punto. Fortunatamente il gioco, a causa dei difetti già menzionati, non risulta frustrante perchè si dimostra relativamente facile. Ci sono dei boss, quasi delle formalità, ma l’ostacolo più fastidioso è costituito da una manciata di nemici o situazioni dal comportamento più imprevedibile (ad esempio vi sono delle specie di vespe che escono da tubazioni in continuazione che sparano proiettili lateralmente o in verticale e che bisogna evitare velocemente) o posizionati in modo sconveniente (verso la fine, fasci laser con robot che sparano colpi secondo più parabole) per cui bisogna trovare sempre l’attimo fuggente per potersi infilare in mezzo e colpirli. Ma in definitiva fila via tutto abbastanza liscio fino al simpatico finale che ricorda i giochi di Metroid (anche il protagonista è una donna sotto una tuta spaziale). Belli il filtro grafico e il leggero effetto di parallasse dello sfondo. Nel complesso un passatempo piacevole che non stressa il giocatore, ma con contenuti ridotti all’osso. 6.0/10