Recensioni di House of Rules

Oltre ogni previsione! Ero partita con poche pretese, convinta che avrei trovato l'ennesimo indie horror in rpg di bassa lega e invece sono rimasta piacevolmente stupita. Lungo il giusto, nè troppo stringato nè un colabrodo; personaggi interessanti e una trama forse un po' banale ma che a me personalmente piace sempre; ostico in alcuni punti, ma senza mai arrivare al limite della follia. Ovvio, non ci troviamo di fronte al secondo avvento di Cristo, ma per degli sviluppatori al loro primo gioco mi sembra un gran buon risultato! Difetto che potrebbe scoraggiare in diversi: i controlli non sono il massimo. Gli enigmi si risolvono facilmente, ma alcune scene di inseguimento mi hanno fatto irritare più del dovuto.

[h2]Recensione di House of Rules[/h2] [h3]Pro:[/h3] - Tra grafica e pictures, un ottimo comparto estetico (discrete parentesi animate incluse) - Buona colonna sonora - Un ottimo intreccio narrativo, per non parlare dell'eleganza degli svariati dettagli che a giocata conclusa fanno tutto un altro effetto (tipo le ragazze scomparse a cui accenna il giornale consultato dalla protagonista alla ricerca di un impiego...) - L'intelligenza con cui il suddetto sfrutta, e debunka ogni singolo clichè del genere horror (basti pensare che stia alla curiosità del giocatore di turno restare anzichè fuggire, e non alla stupidità della protagonista) - Gameplay ben strutturato, al di là di certi passaggi come quello dei manichini (no, sul serio, non è che a qualcuno andrebbe di spiegarmene la logica?) - Un paio di frangenti in cui il gioco viene incontro al giocatore più incapace (giuro che non parlo per esperienza personale... davvero, lo giuro...), per esempio quando gli permette di ridurre la difficoltà di un certo inseguimento o gli taglia buona parte di un lungherrimo dialogo a cui non ha bisogno di assistere più di una volta - Personaggi classici, ma ben approfonditi - Una buona gestione del messaggio di fondo alla vicenda, chiara nelle intenzioni pur senza coinvolgerne direttamente la protagonista [h3]Contro:[/h3] - Il personaggio di Ruth mi è sembrato parecchio stereotipato (pensateci, quanto spesso le donne afrodiscendenti vengono rappresentate come tozze, mascoline o poco aggraziate?) - Un paio di frangenti relativamente forzati dal punto di vista narrativo - Il diario di Pam, tra contenuti e... "stile", diciamo, è a tanto così dallo sfociare nel trash (nonostante la serietà dell'argomento che concerne) - Non mi è ben chiaro perchè, qualora scoperta a infrangere il protocollo, è più facile che la protagonista venga lincenziata anzichè massacrata (come si sottintende che sia capitato a ognuna delle povere sfigate che l'hanno preceduta) [h3]Osservazione aggiuntiva:[/h3] Tanto per la cronaca, il nome che ho scelto per la protagonista è Lena [h2]Voto: 8/10 e lode[/h2]