Tempo di gioco:
27500 minuti
[b]Recensione breve:[/b]
Se siete (molto) appassionati di ciclismo, non ci sono dubbi che questo gioco e più in generale la serie facciano abbondantemente al caso vostro. Non è facile e non è immediato, ma una volta capite le dinamiche diventa un prodotto fantastico e che difficilmente stanca. Lo consiglio al 100% e il giudizio resta totalmente positivo anche se su qualcosa si può sempre migliorare (vedi commento lungo sotto).
[b]Commento lungo:[/b]
Gioco a PCM dal 2008, pur non acquistandolo tutti gli anni, e - come si può vedere dal numero di ore - è un titolo che continua a riscuotere il mio (alto) gradimento. Se così non fosse, non ci giocherei così tanto o non continuerei a comprarlo.
Bisognerebbe capire cosa possiamo realisticamente chiedere a una simulazione di uno sport con dinamiche così complesse (e "umane") come il ciclismo. Io leggo interessato tutte le critiche, gli appunti e gli spunti, ma giocando a Pro Cycling Manager mi domando fin dove ci si può spingere con il miglioramento e il perfezionamento.
[u]Corse in 3D:[/u]
Trovo che le tappe di un Grande Giro scorrano abbastanza bene, pur (giocando a livello estremo) con qualche dissonanza con quanto accade realmente: forse l'IA è un po' troppo aggressiva con le fughe, che è difficile che arrivino in porto o quantomeno non con una frequenza apprezzabile, e soprattutto è difficile che si verifichino le tappe interlocutorie tra quelle con il percorso a metà tra la volata e la montagna (es. la Rovereto - Stradella del Giro o la Saint-Paul-Trois-Chateaux - Nimes del Tour, in cui una fuga di 15/20 corridori fuori classifica si prende 10+ minuti di vantaggio sul gruppo che, visto il profilo mosso ma su cui non si possono fare grosse differenze e/o l'elevata distanza da coprire, si prende il proverbiale giorno di vacanza).
Unico punto d'attenzione serio: le fughe per i traguardi volanti della classifica a punti (la classifica scalatori funziona, invece, praticamente alla perfezione). Almeno a me non è mai capitato di essere inseguito dai rivali per la maglia a punti (o dalla loro squadra), stile Bennett con Sagan al Tour 2020 per intenderci, quando ho mandato in fuga il mio velocista nelle tappe di montagna. In questo modo, vincere la maglia verde/ciclamino diventa più semplice di come dovrebbe essere.
Per il resto, rivedrei leggermente le logiche dei distacchi. Ogni tanto attribuisce stesso tempo anche in presenza di un distacco lieve, ma apprezzabile (a livello visivo e cronometrico). Corretto nella logica del gioco non spezzare il gruppone se alla fine sono arrivati tutti più o meno lì, con pochi buchetti qua e là, ma se i vincitori di tappa sono davanti (e non è una volata di gruppo, si intende) di qualche centinaio di metri andrebbe attribuito il vantaggio. In fondo anche pochi secondi possono fare la differenza e per cui penso che sarebbe giusto considerare anche quel tipo di situazione. Ragionamento che vale in particolar modo per le corse a tappe brevi, considerando il minor tempo e terreno per fare una qualche differenza rispetto ai rivali.
Nessun appunto sulle classiche, che invece per me funzionano esattamente come devono funzionare.
[u]3D vs Simulazione:[/u]
L'aspetto di PCM che mi piace meno. C'è troppa differenza tra i risultati di una corsa in 3D e una simulata (escludendo dal discorso quelle con arrivo in volata di gruppo, in cui naturalmente cambia poco): non so se sia perché nella simulazione le corse sono più "anestetizzate" o cos'altro, ma nel 3D ci sono più distacchi ed è molto più difficile tenere la ruota se non si ha uno dei migliori corridori. Sicuramente dipende anche dal livello con cui si gioca, ma capita di fare in 3D una tappa in cui col tuo miglior corridore prendi 4 o 5 minuti pur arrivando nei primi 20/25. Poi fai un test simulando quella stessa tappa e magari invece ti ritrovi 10° con stesso tempo del vincitore o al massimo nel secondo gruppo (di 10/15 corridori) a 30". Non so cosa sia meglio tra le due varianti, perché spesso correndo un intero Grande Giro in 3D ci si ritrova con distacchi abnormi anche solo tra il primo e il terzo/quarto, però sicuramente c'è qualcosa che non quadra. Paradossalmente, se hai un corridore da top 10 bassa, conviene quasi di più simulare tutto.
[u]Carriera:[/u]
Qui sì che, realisticamente, ci si può spingere ancora più in là. Intendiamoci: già così funziona molto bene e crea dipendenza. Però qualcosa che non convince, qua e là, si trova.
Ad esempio scordatevi di ambire ai primi posti nella tal corsa di ottava categoria con la vostra squadra Professional che si affida a uno scalatore di livello medio: al primo arrivo in salita verrete staccati da Roglic in lotta con Pogacar, Almeida e Bernal. Sto esagerando, naturalmente, ma il senso è che i corridori top fanno veramente troppe corse, anche ben lontane dal loro rango. La pianificazione della stagione da parte dell'IA può essere migliorata.
Anche il mercato non convince del tutto. Ho trovato positiva l'introduzione del meccanismo a punti per evitare il mercato selvaggio e incontrollato che si poteva fare prima, ma - oltre ad essere artificiale e quindi in dissonanza con una simulazione realistica - quello che veramente manca è il "tempo del mercato". Mi spiego: con il fatto che la trattativa e la firma sono immediate, ti ritrovi all'1 agosto a fare l'intera squadra per l'anno successivo nel mentre che le altre formazioni (che agiscono gradualmente) sono ancora ferme e non rilanciano alle tue offerte per i loro corridori, né provano a soffiartene altri. Questo crea un vantaggio enorme e ingiustificato. Sarebbe meglio avere un sistema per cui ad ogni offerta corrisponda un'attesa prima della risposta e in cui anche le altre squadre possano entrare in competizione per il corridore.
Bello invece il sistema ad obiettivi che influenza gli allenamenti: direi che ha reso molto più realistica l'oscillazione della forma del corridore durante la stagione, prevenendo la creazione dei "mostri" sempre al 100% in tutti i principali appuntamenti anche tra i corridori di seconda e terza fascia. Ora la pianificazione della stagione funziona molto bene ed è persino più semplificata/veloce, anche se - per il discorso di cui sopra - ci sono più riflessioni da fare.
[u]Pro Cyclist:[/u]
Modalità molto bella, molto ben curata, molto laboriosa per chi ci gioca (bisogna avere il tempo di fare tutto o quasi in 3D). Forse si migliora troppo in fretta nelle statistiche, ma mi rendo anche conto che è una via di mezzo necessaria per soddisfare tutte le esigenze.
[b]Verdetto finale:[/b]
Per me tra i manageriali sportivi, pur senza voler fare i soliti paragoni del caso, è un autentico gioiello. Lo è da tanti anni e, pur lentamente e senza innovazioni epocali, migliora di capitolo in capitolo. Riesce benissimo - se si passa oltre a qualche imperfezione, come quelle che elenco sopra - a ricreare virtualmente un universo e uno sport di tremenda complessità. Must have per chiunque segua il ciclismo professionistico.
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