Tempo di gioco:
470 minuti
Considerata la valanga di recensioni positive e il bassissimo numero di opinioni negative, mi sarei aspettato – lo dico molto apertamente – ben più di così… o sono forse io a essere troppo esigente?
Degno di nota, anche se non perfetto, è il comparto grafico. La vampira protagonista, Yella Lester, è ottimamente disegnata e curata in ogni aspetto, sempre graziosa e mai macabra; trovo solo leggermente innaturale il fan service legato al suo seno, che ballonzola in modo esagerato ad ogni minimo movimento. Benché anche Raylan Monroe sia ben rappresentato – nelle pochissime scene in cui appare –, non si può purtroppo dire lo stesso per tutte le altre comparse del gioco, che o sono molto meno accurate nella loro realizzazione oppure non compaiono affatto; di questi ultimi se ne può intuire la presenza solo grazie ai dialoghi che scorrono sullo schermo, ma non si è compiuto alcuno sforzo per inserirli. Gli sfondi altresì mi hanno lasciato alquanto interdetto: se quelli compresi nelle scene CG sono ottimali, quelli che invece appaiono alle spalle dei personaggi sono più nella media. A una camera d’albergo – per fare un esempio – davvero ben realizzata, si contrappongono strade e case (soprattutto la vecchia dimora di Yella vista dall'esterno) che sembrano ancora bozze di programmi 2d mai realmente ottimizzate e/o concluse. Un vero peccato.
E peccato pure per il doppiaggio. Alle parole in giapponese, che possono piacere o meno, va sommato il fatto che sono stati dotati di voce solo i personaggi femminili: questa “dualità” tra donne parlanti e maschi muti quasi mi conferisce l’idea di un prodotto non finito. Sono ben consapevole che sia stata una scelta mirata, tuttavia ho come l’impressione che così manchi qualcosa di essenziale. Almeno, questo bisogna dirlo, la colonna sonora è davvero degna di nota e molto adatta alla storia narrata.
La vicenda alterna i classici momenti drammatici, divertenti, tristi ed emozionanti; dal momento che il gioco presenta sottotitoli solo in giapponese, cinese e inglese, è consigliato possedere un’ottima padronanza di una o più di queste tre lingue oppure, per quanto la storia potrà essere capita e seguita in ogni caso a grandi linee, non si coglieranno molte sottigliezze. La trama, per gusto mio, non è stata coinvolgente, intrigante o accattivante quanto mi sarei aspettato o quanto altre recensioni l’hanno esaltata, ma ha dalla sua parte il fatto che sappia contrapporre nel modo giusto una vampira ultracentenaria, dai grandi poteri, e un semplice ragazzo che, seppur debole fisicamente e di indole più pavida, arriva talvolta a salvare Yella in azioni in grado di non squilibrare i piatti della bilancia verso un unico personaggio.
Ho infine apprezzato enormemente il diagramma di flusso, grazie al quale non solo si può avere una visione chiara dei vari percorsi intrapresi o ancora da sperimentare, ma che permette di ricaricare – anche senza aver salvato – in presenza di qualsiasi check-point già raggiunto e di scegliere così le opzioni scartate in precedenza. Va però detto che questa regola non è assoluta: certi tragitti sono infatti accessibili solo a seguito di determinate e specifiche scelte. Il risultato finale prevede partite in cui è possibile optare per un’azione anziché per un’altra fino al massimo una dozzina di volte circa. Eh sì, dico “al massimo” perché certe strade sono assai più brevi di altre e conducono a una fine prematura; anche arrivando alla migliore delle conclusioni, non si tratta comunque di un numero alto di opzioni, per cui il diagramma di flusso non risulta mai troppo intricato.
Nel complesso si tratta di un gioco ampiamente sufficiente, al quale però faccio molta fatica ad assegnare un voto che superi il discreto. Costa poco anche a prezzo pieno, il che lo rende facilmente alla portata di tutti; personalmente, però, consiglio di attendere uno sconto e poi di acquistarlo assieme alla sua colonna sonora (DLC), una combinazione che non merita di essere separata.
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