Recensioni di True Detective Solitaire

Poche parole per valutare questo solitario. Il gioco prevede la risoluzione di gruppi di schemi in ognuno dei quali il giocatore deve ripulire le carte poste sul terreno di gioco mediante il valore della carta posto di fronte a lui e pescata dal mazzo, che è costituito da un numero limitato di carte che varia da schema a schema. La carta di fronte al giocatore deve avere un valore superiore o inferiore di 1 rispetto alle carte sul terreno di gioco e solo in questo caso è possibile eliminare queste ultime giocandola. Se ciò non accade è considerata persa e va sostituita con quella coperta in cima al mazzo che così pian piano si estingue. Se sul tavolo sono presenti a catena carte dal valore immediatamente vicino a quello della carta appena eliminata è possibile proseguire con eliminazioni a catena, che alla fin fine sono il vero fulcro del divertimento di questi giochi. Tra le carte da eliminare ci sono quelle speciali colorate in oro, ognuna delle quali fornisce una stellina come punteggio: eliminandole tutte il quadro risulta completato a prescindere da eventuali carte ancora in gioco e il numero di stelline viene sommato per rappresentare il punteggio totale acquisito dal giocatore nel risolvere gruppi di schemi. A differenza di altri colleghi di genere qui non viene raccontata per nulla una storia che fa da collante tra i quadri, si tratta di schemi completamente slegati. Nel complesso si tratta di un titolo abbastanza godibile, il cui difetto principale è quello della monotonia visiva, dovuta al fatto che, sebbene gli sfondi cambino, la loro colorazione aggiunta alla schermatura delle carte del campo di gioco che non permettono nemmeno di osservarli nella loro interezza, sembrerà di giocare sempre sulla stessa schermata con l’unico cambiamento tangibile il pattern delle carte sul terreno di gioco. Detto ciò, le abilità aggiuntive per pulire i quadri sono davvero risicate e si estrinsecano nella possibilità di scegliere la carta a piacere da cui ripartire, nell’undo e nella rimescola. Il che da una parte non è un male perché permette al giocatore di focalizzarsi meglio sulla prossima mossa, sebbene sia sempre forte la componente aleatoria dei valori delle carte del mazzo da cui pescare. Purtroppo le capacità del giocatore vengono fortemente ammorbidite dal fatto che andando avanti nel gioco gli aiuti saranno in quantità tale da permettere di terminare i quadri solo usando le suddette abilità. Il gioco permette due approcci, uno dedicato ai niubbi e uno dedicato ai giocatori che vogliono una maggiore sfida. Nel primo caso si risolvono gli schemi di un determinato gruppo e indipendentemente dal numero di stelline collezionate è possibile avanzare agli schemi dei gruppi successivi. Nel secondo caso non è possibile risolvere un gruppo di schemi e passare a quello successivo se prima non viene soddisfatto un requisito di stelline minime. Personalmente ho terminato il gioco nella prima variante, ma poi ho compreso che la seconda è ancora più divertente perché richiede al giocatore un maggior impegno per poter proseguire verso la conclusione di tutti i gruppi. Non l’ho però terminato per la seconda volta solo perché mi stavo leggermente annoiando della monotonia grafica e anche perché avevo messo da parte tanti di quei punti e mosse da poter proseguire semplicemente applicandole in serie. Il mio consiglio è quindi quello di decidere cosa giocare tra le due modalità già alla prima partita, ricordandovi che la seconda è quella più appagante. Al prezzo a cui è venduto (in sconto lo troverete a meno di un euro) direi che come consiglio ci può stare. 6/10