Recensioni di Overlord™: Raising Hell

Questo titolo ha un’essenza unica: ti lascia il comando assoluto su un manipolo di creature spregevoli, ma adorabili, con cui scatenare il caos. È come se ti regalassero un esercito di folletti marci, un party permanente di piccoli demoni pronti a obbedire ai tuoi ordini più spietati — e tu, da vero sovrano oscuro, li guidi in una danza di distruzione con un’aria tanto arrogante quanto divertita. Non aspettarti la profondità filosofica di un romanzo di ultima generazione o il dramma esistenziale di un capolavoro indie: Overlord è un gioco che sa di mele marce e risate sguaiate. È la celebrazione del cattivo, con tutte le sue piccole perversità, dai rubinetti bloccati alle fregature ai contadini innocenti. Il gameplay, semplice ma efficace, ti mette subito a tuo agio in questa veste inedita: il comando è diretto, il sistema di crescita chiaro, e il mondo è pieno di ostacoli da annientare con la tua scure metaforica (e spesso letterale). Il DLC Raising Hell amplifica tutto questo con nuovi livelli e mostri, regalando più caos e più motivi per godersi l’arte sottile di pestare tutto quello che si muove. È un invito a essere cattivi senza rimorsi, ma con intelligenza e ironia. In chiusura, senza ipocrisie: Overlord™: Raising Hell non si prende sul serio, e meno male. Ti dà la possibilità di giocare con la tua parte più oscura senza il peso del dramma o della morale. È spassoso, irriverente e — diciamolo — un po’ sciocco nel modo giusto. Se hai mai desiderato comandare un’orda di piccoli tiranni con la stessa facilità con cui ordini un caffè, questo è il gioco che fa per te. E ricorda: a volte, il vero potere sta nel non prendersi troppo sul serio, mentre si guida un regno di caos perfettamente organizzato.