Tempo di gioco:
750 minuti
[b][i]PREMESSA: Siccome Steam non ha mezze misure (e probabilmente mai le avrà) specifico che la recensione sarebbe positiva per chiunque non si interessi di politica o morale... tecnicamente è un titolo valido, a patto che appunto non ve ne freghi nulla del messaggio che propone.[/i][/b]
Per tutti gli altri mi spiace... vi tocca leggervi il mattone che non sono riuscito a riassumere:
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[Quote]Per altre recensioni segui il nostro [url=https://store.steampowered.com/curator/34310167]Curatore in lingua inglese[/url] e il nostro [url=https://store.steampowered.com/curator/40165899]Curatore in lingua italiana[/url].[/Quote]
[h1]Sebbene[/h1]io ormai possa essere definito un veterano (o un dinosauro) di questo settore, data la mia età che fa si che praticamente l'abbia visto nascere, quantomeno come fenomeno di massa... c'è sempre qualcosa che può sfuggire anche all'occhio più attento.
Se mi fossi premunito di informarmi prima sugli autori di Dry Drowning e non lo avessi sottovalutato, come prodotto indy, mi sarei risparmiato una spiacevole sorpresa... ma alla fine poco male, l'esperienza mi ha aiutato ad assorbirne "il colpo".
Fin dall'inizio della storia qualcosa non mi tornava: frasi, allusioni e giochi di parole che avevo già sentito troppe volte in vita mia, qualcosa di sordidamente familiare... mi è venuto solo un sospetto che poi però, col capitolo 2, è quasi scomparso, dato che è il più neutro dei 4. Ma dal terzo capitolo fino alla fine le cose si sono fatte lampanti e dopo i titoli di coda ho avuto la conferma della mia ignoranza di cui accennavo: il team di sviluppo è italiano, ed il gioco è terribilmente influenzato da questo fattore.
Sebbene infatti Dry Drowning sia ambientato in una fantomatica futura città-stato del nord-europa e sia un prodotto di per sé valido, tecnicamente, e su cui vorrei scrivere molte, molte più righe di così... mi sono convinto che alla fine sarebbe inutile, poiché equivarrebbe a lottare coi mulini a vento. DD è ben fatto, ben congeniato, ben disegnato, ottima OST e puzzle decenti... ma ahimè soffre del classico difetto delle false scelte e, soprattutto, di quello terribile della propaganda. Se appositamente, però... non saprei dirlo.
Per una buon 50-60% del gioco, infatti, si avrà solo la piacevole sensazione di avere tra le mani un prodotto nostalgicamente ispirato e pienamente intriso di citazioni al noir anni 40 e alla fantascienza distopica e cinica anni 80... ma per il restante 40% circa molte scene o dialoghi sembrano scritte dal peggior complottista fanatico del peggior centro sociale anarchico... però con problemi di bipolarismo; zeppe di perbenismo e allo stesso tempo di propaganda sinistro-femminista o pro-LGBT.
Come ho sempre detto anche in altre mie recensioni: non è l'idea politica il problema, posso anche essere d'accordo... ma è il fatto di volerla inculcare agli altri con metodi subdoli. Almeno metteteci un avviso.
Purtroppo per trovare pareri concordi con il mio dovrete cercare tra le recensioni straniere, poiché tra quelle italiane prevarrà la stessa mentalità perbenista dei dialoghi in gioco di cui parlavo, quelli che mi hanno inizialmente insospettito.
Sebbene io sia fermamente convinto che la politica non dovrebbe interessare i videogiochi, mettermi a spiegare perché non sarebbe molto sensato o giusto verso chi legge, tant'è che la morale o la stessa politica alla fine sono concetti anche piuttosto soggettivi... purtroppo o per fortuna.
Quindi poco male che ad un certo punto del gioco i cattivi saranno dei banali "fascisti del futuro", o che qualsiasi scelta facciate si rivelerà alla fine inutile poiché a seconda della scelta fatta il gioco si adatterà per finire sempre "all'italiana" (scegliete di uccidere qualcuno e sarete un assassino... scegliete di risparmiarlo e sarete un codardo o comunque ci sarà un'altra ripercussione negativa)... alla fine quello che posso biasimare a DD, da "gamer" e tenendo da parte la politica, è che il plot non mantiene la libertà che promette:
Se infatti il gioco ci porterà sempre verso la distopia e il peggioramento della situazione, poco importa ciò che scegliamo, il fatto è che ogni decisione ci verrà millantata come cruciale... mentre invece ci sarà sempre un sottotesto, un retroscena che non potete controllare e che divergerà la storia verso dove vogliono gli autori... estraniandovi completamente da quella che viene venduta come vostra decisione, che invece non è: un altro esempio che mi viene in mente è quando dovrete mentire a qualcuno per salvaguardarlo, una cosiddetta piccola bugia bianca, la quale però, sorprendentemente, andrà ad intaccare la coscienza del vostro alter ego; nonostante sia presentato come un uomo di mondo cinico e crudo (quindi non si capisce come possa essere messo in difficoltà da una cosa che anche un bambino sarebbe moralmente capace di gestire) ciò lo porterà alla fine a tradirsi o comunque verrà scoperto, e allora la cosa, da che doveva essere positiva, avrà sempre le solite ripercussioni negative; il problema è che scoprirete che le avrà anche se non mentirete, quindi alla fine la scelta è una scelta totalmente fasulla.
Dopodiché, di solito, partirà uno degli stacchetti "bipo-propagandistici" tra i due protagonisti, che esprimono quasi sempre un concetto che posso mal-riassumere così:"Abbasso le regole, facciamo come ci pare tanto moriremo lo stesso tutti quanti, siamo cattivi... però aspetta, forse anche no... o si? No no, siamo buoni dai... no anzi siamo dei mostri! Oddio non lo so! Vabbè comunque abbasso i fasci! Ecco".
[b][i]In pratica il messaggio dell'intero prodotto è: "[u]se fai del male verrai punito ma se fai del bene sarà comunque inutile, il male vince sempre...[/u]" ma con un sacco di dialoghi degni delle migliori pippe mentali politiche e adolescenziali in mezzo.
Cioè [u]un misto tra Final Destination e Dawson's Creek[/u]... con una spruzzata di movimento studentesco universitario e un po' di gay pride. Uau.[/i][/b]
Ci sono 3 possibili finali più uno segreto, è vero... di cui ne ho giocati 2 e altri 2 me li sono cercati su internet (già questo dovrebbe farvi pensare)... ma alla fine risultano tutti, per quanto "tecnicamente" lunghi e convincenti... molto poco appaganti (per non usare "deludenti").
Per me, sebbene preso scontato, non ne è valsa la pena. Ad ogni modo, se vi interessa, la longevità si attesta sulle 6 ore circa per 1 finale... ma i successivi vi richiederanno molto meno tempo dato che col new game + non ricomincerete dall'inizio e cmq si può skippare quasi tutto.
Alla fine l'unica vera soddisfazione me l'ha data il finale segreto,[spoiler]che poi è prettamente spiritoso e citazionistico delle serie robotiche anime anni 70 e 80... infatti dura pochissimo ed è autoironico... [/spoiler] ma almeno è libero dalle idee politiche degli autori che, volontariamente o meno non so, sono state inserite nel gioco.
Si può essere d'accordo o meno, non si discute questo fattore... ma, come ho detto, il fatto stesso che siano presenti o che, quantomeno, non siano esplicitate.
Ho trovato poi, e concludo, ironico un passaggio: ad un certo punto della storia ci viene detto che, nella città densa di corruzione in cui indaghiamo, anche un videogioco di successo è stato usato come mezzo per manipolare le idee della popolazione.
Pure in questo frangente non so se la cosa sia volutamente e cinicamente autoreferenziale (nel qual caso sarebbe allo stesso tempo deplorevole e lodevole) o semplicemente frutto di un'ingenuità dannosa tipica di una certa forma mentis (cioè chi ha scritto la sceneggiatura è sinceramente convinto che non sia intrisa di alcun messaggio politico... quando invece lo è).
[i]Mi piace pensare che sia il primo caso; l'intelligenza è sempre da preferire alla stupidità... anche quando non sia usata totalmente a scopo positivo... poiché, comunque, con essa è almeno possibile un dialogo.[/i]
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