Tempo di gioco:
857 minuti
Hidden Deep è un videogioco d'azione in 2D, nel quale il giocatore esplora una rete di gallerie sottomarine invase da un virus alieno che ha generato pericolosi mutanti assetati di sangue. Cogwheel Software, la casa produttrice, è una realtà indie formata da un singolo sviluppatore, che è riuscito nella difficile impresa di mettere in piedi questo titolo interamente da solo.
Partiamo dai difetti.
1) Per il poco che offre, dura troppo. Gli ambienti e il design dei nemici mancano di varietà; le mappe sembrano tutte versioni diverse dello stesso luogo; le situazioni di gioco alla lunga stancano e le missioni non hanno niente che le renda davvero memorabili.
2) L'assenza di una storia, o anche solo di frammenti di lore che potrebbero stuzzicare la curiosità, si sente eccome. Capitolo dopo capitolo, la sensazione, più che di portare avanti una narrazione significativa, è quella di depennare obiettivi da una lista priva di qualsivoglia mordente, che si conclude con un anticlimatico "continua...". Capisco che il fulcro dell'esperienza non fosse questo, ma avrebbe potuto comunque offrire qualcosina in più.
3) Anche la gestione dei personaggi multipli, per quanto sia un'idea che aggiunge un minimo di varietà, purtroppo è stata realizzata male. Le tipologie di operatori sono solo due (scout o ingegnere) e i comandi per eseguire certe azioni sono molto macchinosi. In generale, comandare una squadra rende tutto più frustrante rispetto a quando si controlla un solo personaggio. Quando poi ci sono da manovrare mezzi meccanici, non ne parliamo.
4) Infine, quando l'ho giocato io diversi mesi fa, il gioco soffriva di diverse problematiche, alcune anche parecchio invalidanti. Ad esempio, mi è capitato diverse volte di dover ricominciare una missione (dopo 40 min/1 ora di gioco) perché lo scanner aveva smesso di funzionare, impedendomi di scoprire i passaggi nascosti necessari ad avanzare; o di sfracellarmi sul fondo di un dirupo per colpa di alcuni geodata poco rifiniti.
Passando invece ai pregi...
1) L'atmosfera c'è. Il dedalo di grotte attraverso cui saremo costretti a farci strada opprime al punto giusto, spinge a muoversi con cautela, centellinare le munizioni e in generale riesce a far percepire la paura dell'ignoto, complici anche una deliziosa grafica old school e un sound design di tutto rispetto.
2) Le meccaniche di gioco non sono male. Sotto il cappello dello "sparare a qualsiasi cosa si muova e portare a termine la missione", cresce un sottobosco di situazioni che metterà a dura prova i nostri audaci marine: sfruttare il rampino per superare i crepacci, far saltare i pavimenti per scoprire passaggi nascosti, scansionare i cunicoli con la scan-ball e chi più ne ha più ne metta. Un ruolo importante in tutto questo è svolto dal motore fisico del gioco, che gestisce le animazioni, gli effetti della gravità e la distruttibilità del terreno.
3) La difficoltà, grazie a Dio, è altina. Hidden Deep non fa sconti a nessuno: vuole essere old school e va fino in fondo, proponendo al giocatore una sfida hardcore senza esclusione di colpi (il cui livello di sfida, tra l'altro, è personalizzabile dal menù di gioco). Le vite sono limitate, così come le munizioni e l'ossigeno, i nemici fanno un male cane e ogni passo falso rischia di ucciderci, Insomma, arrivare vivi all'uscita non sarà certo una passeggiata.
In conclusione, Hidden Deep è un titolo dalla qualità altalenante ma con un buon potenziale, in cui si percepiscono sia l'amore del suo sviluppatore, sia la sua inesperienza e comprensibile limitatezza di risorse. Se questo genere vi appassiona, se siete disposti a stringere un po' i denti e se volete supportare i prossimi lavori di Cogwheel Software vi consiglio comunque di provarlo. In tutti gli altri casi, lasciate perdere perché probabilmente non fa per voi.
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