Recensioni di Cookie Cutter

C'è questo “planetoide” tecnologico chiamato Megastruttura e governato da dei tizi che ne hanno scoperto i segreti più reconditi e l’hanno trasformato in un mondo distopico pieno di androidi (i “Denzel”), i tizi sembrano la progenie di Elon Musk che ha comprato Shein e Aliexpress e che ha deciso di darsi alla terraformazione seria, in realtà sembra anche un po' Bezoff con Amazon. Comunqueeee qui la ricercatrice Shinji, ribellandosi alle regole, come Geppetto si crea una sua androide personale con cui vivere, sopratutto quando scopre che questo modello è Unico. Una scelta che però paga a caro prezzo: viene rapita dagli sgherri del potere e l’androide viene fatta a pezzi e maciullata. Cherry, l’androide, viene ricostruita da altri ribelli e decide di andare a riprendersi Shinji e di ribaltare la tirannia. il come è semplice, spaccando il grugno ad ogni cosa si metta davanti a lei. Un curioso metroidvania opera di uno studio in larga parte italiano, che ho scoperto solo dopo averlo finito. Lo stile grafico salta subito all’occhio: i modelli di personaggi e nemici sono cartooneschi, disegnati a mano e con delle animazioni davvero belle e fuori di testa. Tra movimenti, attacchi e squartamenti, c’è una buona varietà ed è divertente vedere che animazione si sono inventati per “giustiziare” ogni tipo di nemico. Lo stesso mondo di gioco è pieno di elementi tecno-punk-splatter con tanti richiami a sfondo sessuale, nei dialoghi che nel resto i doppi sensi abbondano e lasciano ben poco spazio all’immaginazione, ma anche il design di alcuni nemici ti fa chiedere di quali droghe i devs si sono calati per farli e poi sinceramente, Cherry è accompagnata da un’IA/v@gina parlante chiamata Regina, a quel punto ho alzato le mani e applaudito. Ora non sono tipo da Metroidvania. Ne ho giocati pochi e quelli erano abbastanza diversi, ma so che il gameplay va tirato a lucido, ora se dovessi trovare un punto critico è questo. Esempio, i nemici sono molto difficili da stunnare e spesso, col fatto che si usino principalmente pugni e calci a distanza molto ravvicinata, si viene colpiti gratuitamente da qualunque attacco improvviso. Ci sarebbe una funzione di perry, ma non sono mai riuscito ad usarla mezza volta. preferendo schivare, riorganizzarmi e attaccare. L’IA nemica è molto responsiva, che non è un male sinceramente ma i loro colpi sono belli che piazzati, sopratutto se stai salendo sulle piattaforme, un colpo preciso e quel fastidioso colpo ti rispedisce indietro e spesso anche alla morte. Si possono usare attacchi speciali caricando una speciale barra, sono utili, con un ridotto tempo di attacco o consumo di energia che può esser ridotto tramite i potenziamenti, per riempire la barra basta picchiare i nemici o fare delle finisher ai nemici quasi morti per ottenere più energie e risorse. Per il resto è un metroidvania che fa il suo per essere considerato tale, con diverse abilità che sbloccano nuove aree (schianto a terra, doppio salto… le solite). La mappa è un punto a favore che tutti dovrebbero imitare, poiché mostra tutte queste zone con delle chiare icone, così è più facile ritornarci una volta preso il potenziamento necessario. Ci sono molti checkpoint e alcuni teletrasporti non distribuiti benissimo, alcune aree (che sono molto estese) ne hanno solo 1 o 2, perciò si deve rifare sempre un bel pezzo di strada. Si possono trovare anche diversi potenziamenti passivi da installare su Cherry, con vari effetti come più drop dai nemici, cura più veloce, più salute e così via. e ora arriviamo al punto davvero davvero critico, alcune sezioni platform sono davvero davvero frustranti per i difetti di progettazione. Esempio i cristalli rossi o le lance, se anche sei a dieci centimetri da loro ti prendono lo stesso come se ti fossi lanciato sopra di proposito. Una maggior pulizia di fondo avrebbe aiutato certamente, ma c'è da dire che il primo gioco dello studio. Ci sarà da lavorare in vista del prossimo... perché cari devs, non potete fare quel finale e non cacciare fuori almeno una notizia anche piccola del dopo. Ho bisogno di risposte.